Sequestrate dai Nas di Padova più di 10 milioni di uova
Più di 10milioni di uova, per l’esattezza 10milioni e 300mila, sono state sequestrate dai militari del Nas di Padova e del reparto analisi per la tutela della Salute nel corso di un’ispezione in una ditta del distretto veronese specializzata nella fornitura di prodotti destinate a note aziende dolciarie nazionali. L’intervento ha permesso di individuare un magazzino dove le uova erano stoccate. Il tutto senza rispettare le corrette condizioni igienico sanitarie, le temperature idonee e con percolati di uova rotte. Ma c’è di più: il tutto avveniva in presenza di insetti, roditori ed escrementi degli stessi. Una volta riscontrato il cattivo stato di conservazione dei prodotti e del magazzino, il personale Nas ha ordinato l’immediato sequestro della partita di uova per un valore totale di 2milioni di euro. L’intervento delle autorità ha permesso di impedire l’utilizzo di uova per sottoprodotti destinati a essere ingredienti di prodotti dolciari da forno. L’ispezione poi è proseguita anche all’interno dell’area della sgusciatura e lavorazione dei prodotti: anche in questo caso sono state riscontrate diffuse situazioni di sporcizia, risalenti alla precedente lavorazione. Così all’autorità sanitaria è stata richiesta l’inibizione dell’intera linea di lavorazione. Questo fino al momento in cui tutto non sarà adeguato ai regolari criteri igienici. Melegatti rassicura - Un'operazione ingente e che sembra aver già creato scalpore in Veneto, tanto che una delle aziende leader del settore, la Melegatti Spa, ha immediatamente deciso di diramare un comunicato stampa in cui dichiara di non essere minimamente fiorata dal sequestro. "Melegatti SpA dichiara la sua totale estraneità alle operazioni denunciate - si legge nel comunicato firmato dal presidente dell'azienda, l'Avv. Emanuela Perazzoli -. Vogliamo rassicurare i nostri clienti sulla qualità della nostra produzione, tracciabile e sicura, con severi controlli su ogni partita che ci viene consegnata. Ringraziamo i Nas per il lavoro svolto, anche se dispiace che situazioni di questo tipo rischino di ledere una produzione italiana attenta e qualitativamente ineccepibile, che porta il buon nome del Nostro Paese nel mondo e non può che indignarsi di fronte a situazioni di questo tipo. In tempi di crisi chi specula sul consumatore deve essere assolutamente fermato".