Apparecchi estetici pericolosi. Sequestri a tappeto in tutta Italia

bonfanti ilaria

Sono sessanta le pattuglie impegnate in tutta Italia a sequestrare apparecchi estetici irregolari e pericolosi per la salute. Gli strumenti risultano infatti di provenienza cinese e non conformi alle norme europee previste in materia. Cinque già i responsabili dell’operazione che hanno agito indisturbati. Le apparecchiature finora sequestrate ammontano ad un valore di 23.388 euro. Un buon risultato quello ottenuto dalla Guardia di Finanza di Villafranca di Verona, mirato a garantire la totale sicurezza ai cittadini ed a contrastare l’irregolare marchiatura “CE” . Le basi per la delicata operazione erano nell’aria già da tempo, le Fiamme Gialle di Villafranca avevano infatti già avviato in precedenza alcune verifiche nei confronti di due aziende specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti adibiti all’estetica. “The Well Care Group srl”e “We care srl” a Sommacampagna, erano già state segnalate dalle forze dell'ordine e ben 78 apparecchiature per la cura della persona sigillate. Le aziende non esponevano alcuna documentazione tecnica idonea a garantire la sicurezza dei prodotti e la marchiatura utilizzata era tale da fare falsamente apparire gli strumenti di nazionalità italiana, immettendoli così tranquillamente sul mercato. Sugli apparecchi non venivano effettuati né test, né prove tecniche. L’unico controllo- se così si può chiamare- che veniva rispettato era quello ad opera del magazziniere che inseriva la presa elettrica per valutare la corretta accensione dello strumento. Ravvisato il pericolo, l’operazione di sequestro si è allargata a macchia d’olio in tutta Italia. Immediata la confisca di ben 265 apparecchiature nei centri estetici italiani.Gli esperti precisano che gli strumenti utilizzati produrrebbero radio frequenze che, se non costantemente monitorate, possono provocare danni sul corpo. Gravi le accuse di cui dovranno rispondere le aziende coinvolte nello scandalo. Elementi di “frode contro l’industria nazionale”, “frode nell’esercizio del commercio"  e “vendita di prodotti industriali con segni mendaci” sono solo le principali. In definitiva è stato sgominato un vero e proprio articolato sistema di irregolare certificazione “CE”.  Da un documento sequestrato alla “The Well Care Group” si è inoltre risaliti alla società Skynet Italia Srl, con sede a Sarzana, che pubblicizzava su diversi siti Internet la possibilità di regolarizzare merce di provenienza extra comunitaria in tempo rapido e con prezzi vantaggiosi. Un giro di certificati e documenti falsi, redatti e denominati “fascicoli tecnici” , il lasciapassare per l’immissione illecita dei macchinari sul mercato nazionale. Il valore reale corrispondente all’acquisto degli strumenti certificati made in Itlay  per l’estetica sarebbe dovuto ammontare a 12.000 euro, mentre è risultato di soli 700 euro per le apparecchiature Ce, non conformi. Le indagini sono tuttora in corso per completare la “lista nera” delle aziende truffatrici.