Dettaglio inquietante

Andrea Sempio, il retroscena della collega: "Ha uno sguardo strano"

Roberto Tortora

Sono giorni indubbiamente complicati per Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi finito nel registro degli indagati, dopo 18 anni dall’omicidio della studentessa di Garlasco, a causa del rilevamento del suo Dna sotto le unghie della ragazza. Sempio, che lavora al centro commerciale di Montebello a Voghera in provincia di Pavia, in uno spazio di telefonia dove vende schede Sim e accessori per cellulari, non si fa più vedere da lunedì scorso. Il barbiere che lavora nello stand accanto dice: “Sono arrivati i carabinieri, proprio qui al negozio Wind accanto alla mia sala. Gli hanno consegnato un foglio e se ne sono andati. E poi non l’ho più visto”. Una collega del centro in cui lavora l’indagato, invece, è remissiva con i giornalisti che cercano notizie in più.

E mai il suo compleanno poteva arrivare nel momento più sbagliato, i 37 anni chiaramente non festeggiati, anche se ha preso delle “ferie forzate” per poter affrontare le indagini della questura. Sempre il barbiere, Pablo, dichiara a Repubblica: “Ha uno sguardo, come dire, inquietante? Gentilissimo, per carità, ho anche preso il caffè con lui, ma parla pochissimo e certe volte ti fissa a lungo, poi distoglie”. Anche l’addetta alla vendita di un depuratore d’acqua dà la sua impressione: “Sa, io sono qui una volta al mese, però in effetti anch’io ho notato quegli occhi che ti squadrano, come se volesse scoprire chi sei. Vede, alla colpevolezza di Stasi io non ho mai creduto”.

 

I baristi di un bar poco oltre la donna, invece, lo difendono: “Ne parlavamo ieri nella nostra chat, proprio lui no. L’ultimo che ti aspetteresti in una storia del genere. Gentilissimo, cordialissimo. Per carità, esistono anche madri che uccidono i figli, eh”. Lui si è dato alla macchia, nessuno risponde al campanello di casa sua, finestre e zanzariere tutte abbassate. Al piano terra risponde soltanto il signor Bruno: “Il ragazzo non lo vedo da giorni. Con lui è solo buongiorno e buonasera”. Non c’è nemmeno a Garlasco, in via Canova, dove abita sua mamma, Daniela Ferrari, anche dopo la scomparsa di suo papà Giuseppe, custode di un parcheggio divenuto celebre perché Sempi ne fornì proprio uno scontrino per garantirsi un alibi solido.