Indagine
Garlasco, la sconcertante risposta di Andrea Sempio dopo il test del Dna: "Scusa, come spieghi quelle telefonate?"
"Il ragazzo è tranquillo perché è innocente". Lo ha detto l’avvocato Massimo Levati, uno dei legali che assiste Andrea Sempio, all’uscita della caserma Montebello di Milano, dove questa mattina il 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi è stato sottoposto al prelievo salivare del Dna. Un test a cui "non si è sottoposto volontariamente perché volevamo l’ordinanza del gip, una persona terza", ha spiegato.
E ai cronisti che gli chiedevano se sia corretto oggi rivalutare i reperti, l’avvocato ha risposto: "Quali reperti? Non ci sono reperti. Andrea è innocente, non c’entra niente. Non aveva nessun rapporto con Chiara". A chi lo incalzava chiedendogli delle telefonate fatte da Sempio prima dell’omicidio a casa Poggi, il legale ha risposto: "Lui cercava l’amico Marco, non Chiara, non sapeva che fosse partito, altrimenti non avrebbe telefonato". Quanto allo scontrino del parcheggio conservato dall’amico del fratello della vittima per oltre un anno, "sono cose superate, già archiviate".
"L’indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione, non vorrei che lo sia ancora dopo otto anni", ha aggiunto l’avvocato Massimo Levati. Una macchinazione - ha aggiunto il legale - "organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi, che clandestinamente hanno preso il Dna di Andrea". Se la Procura ora sostiene che sia compatibile con quello prelevato sotto le unghie della vittima, lo fa - ha detto l’avvocato - "perché qualcuno ha rimestato sotto".