la riforma
Medicina, abolito il test d'ingresso. Anna Maria Bernini: "Finalmente si cambia", ecco le novità
Niente più concorsone: la riforma dell'accesso alla facoltà di Medicina è legge. Il numero chiuso alla facoltà resta, ma la selezione avverrà dopo il primo semestre di studio all'università. Insomma, dopo che gli studenti si saranno cimentati con almeno tre corsi di materie qualificanti. Non resta dunque che attendere i decreti ministeriali, ai quali il ministro dell'Università Anna Maria Bernini e la commissione di esperti stanno lavorando.
Al vaglio le materie del primo semestre ma anche la modalità in cui avverrà la selezione. Tra le ipotesi quella dei voti d'esame con un meccanismo di equalizzazione o con un test nazionale. Stando alle prime informazioni il primo semestre di studi potrebbe comunque essere online per tutti, non solo perché i tempi sono stretti per cominciare quest'autunno con il nuovo sistema, ma anche perché altrimenti gli studenti sarebbero costretti a spostarsi in un Ateneo per il primo periodo e poi magari in un altro se la classifica li assegnerà a un'altra università.
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"Siamo pronti, correremo" e "nel prossimo anno accademico non ci saranno più i test a crocette e partirà l'allargamento del numero attraverso 30mila posti in più sulla base dei fabbisogni progressivamente distribuiti su tutte le università italiane con una apertura progressiva, inesorabile ma sostenibile", è il primo commento di Bernini. Per il ministro "è una soddisfazione per gli studenti, le studentesse e le loro famiglie: finalmente cambia un sistema che ha tenuto troppo chiuse le porte delle università e costretto i ragazzi a sottoporsi alla gogna di test inutili. Ora il numero chiuso è superato, avremo 30mila studenti in più di qui ai prossimi anni e ci saranno 6 mesi caratterizzanti in cui gli studenti si formeranno. Abolizione del test a crocette - riassume in conclusione - abolizione del disgustoso mercato parallelo della formazione sui e abolizione test del turismo forzato universitario" fuori dall'Italia.