In metropolitana
Ragazzina reagisce agli insulti e viene sfregiata da una banda di africani
Il giallo delle mimose si è tinto di rosso a Milano. Perché dalle nostre parti, la Giornata internazionale della donna è stata macchiata da alcuni episodi di violenza assurdi, intollerabili che hanno avuto come vittime proprio le donne (per giunta due ragazzine nemmeno maggiorenni), come teatro i vagoni della metropolitana milanese e come carnefici le solite “risorse extracomunitarie”. Ma procediamo con ordine: il primo episodio risale al pomeriggio di sabato 8 marzo quando una ragazzina di 16 anni è stata ferita e sfregiata al volto da un giovane nordafricano. La giovane si trovava a bordo della linea uno con un’amica, tra le fermate di Cadorna e Rho Fiera. Le due sono state avvicinate da tre ragazzi di origine nordafricana che hanno iniziato a inveire contro di loro senza motivo. Così, la sfortunata protagonista di questa vicenda ha risposto all’ennesimo insulto schiaffeggiando uno dei membri del branco che ha pensato bene di “fargliela pagare” inseguendola e ferendola con un oggetto tagliente al volto. La 16enne ha riportato un taglio al sopracciglio sinistro. A dare l’allarme sono stati i passeggeri, che vedendola sanguinare copiosamente hanno chiesto aiuto. Gli operatori del 118 sono intervenuti tempestivamente e l’hanno trasportata in codice giallo al Fatebenefratelli, dove le è stata suturata la ferita.
«Ancora una volta, cittadini stranieri sono protagonisti di gravi fatti ricorrendo all’uso di armi da taglio» rileva il deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, che poi aggiunge: «Noi del Centrodestra, su tutti i mezzi pubblici, fino al 2011 utilizzavamo con una notevole frequenza il Nucleo di Vigili, coadiuvato anche da Poliziotti in pensione e militari, che le Giunte di Centrosinistra hanno quasi totalmente eliminato. Questa sperimentazione, negli anni 2009-2010, portò un notevole calo dei reati: -40% secondo i dati della Questura. Da quando, invece, il Centrosinistra governa a Milano soprattutto su metropolitane, bus e tram, succedono quotidianamente gravi episodi». Un’aggressione in piena regola sulla quale stanno ovviamente indagando le forze dell’ordine e che, nel giro di pochissime ore, è stata seguita da un’altra aggressione con tentata violenza sessuale nei confronti di un’altra ragazza ancora minorenne.
Già, perché un uomo è stato arrestato per aver molestato una diciassettenne sempre a bordo di un vagone della metropolitana di Milano, questa volta sulla linea gialla. L’uomo è stato bloccato dalla polizia locale poco dopo l’allarme dato dalla ragazza che è stata seguita e braccata dall’uomo sin da quando era in attesa del treno sulla banchina fino all'uscita dai tornelli. Manco a dirlo, si tratta di un cittadino egiziano di 42 anni, con regolare permesso di soggiorno, che ora deve rispondere di violenza sessuale. L’episodio è accaduto domenica pomeriggio quando alcuni agenti in piazza Duomo sono stati avvicinati dalla ragazza che ha raccontato loro di essere stata molestata sul treno durante il tragitto sulla M3. Dopo la descrizione fatta dalla minorenne, l’aggressore è stato notato gironzolare nei pressi del monumento equestre al centro di piazza Duomo ed è stato subito bloccato. Dopo aver visionato le telecamere del vagone e aver trovato evidenti indizi a sostegno del racconto della ragazza, il 42enne è stato portato nel carcere di San Vittore in attesa dell’interrogatorio di garanzia. La lista di violenze si allunga in maniera preoccupante. Tre mesi fa, a metà dicembre, una ragazza appena scesa dalla metropolitana a Cologno era stata aggredita alle spalle da un altro egiziano di 33 anni che aveva tentato di toccarla e baciarla. L’uomo, un clandestino senza fissa dimora, era stato allontanato dai passanti allertati dalle grida della giovane e poi arrestato dalle forze dell’ordine con l’accusa di violenza sessuale. Ancora violenze che hanno come protagonisti tutti cittadini di origine straniera. Solo un caso? Ma il punto è che di sicurezza e di rispetto nei confronti delle donne non si dovrebbe solo parlare nei convegni e nei soliti salotti. Perché fuori da quelle sale eleganti e patinate, la situazione è questa qua. E queste ultime, ennesime aggressioni dovrebbero ricordarlo a tutti. Anche a chi guida la città.