Arte

Quando la bella vita si fece arte. Ecco la rivoluzione dell'art déco

L a giovane donna è sdraiata su un prezioso velluto veneziano. Indossa un luminoso abito di seta gialla e un copricapo russo con quattro fili di perle che le incorniciano il volto e scendono a collana sul collo. Aveva scelto quel vestito per una festa da ballo in casa Visconti, con il quale aveva suscitato un certo scandalo. Si tratta di Wally Toscanini, la secondogenita del grande direttore d’orchestra Arturo, immortalata su carta dall'abile mano di Alberto Martini nel 1925. Personaggio esuberante e leggendario, faceva sempre parlare di sé. Visse un amore inizialmente contrastato con il conte Emanuele Castelbarco, ben più anziano di lei, sposato con figli, ma riuscì a coronare il suo sogno. Ovunque aveva fatto ricamare il suo motto: «vivi, ama, ridi». L’opera che ritrae la ragazza, perfetta incarnazione caratteriale dello spirito del suo tempo, è ora l'immagine guida della mostra Art Déco. Il trionfo della modernità, curata da Valerio Terraroli, a Palazzo Reale a Milano, fino al 29 giugno. (...)

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