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Papa Francesco, come ha passato la notte. Il Vaticano è scosso: "Inutili speculazioni"

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"Papa Francesco ha riposato bene". Questo l'aggiornamento della sala stampa della Santa Sede sulla notte passata da Bergoglio al Gemelli. Per il Pontefice, in recupero da una polmonite bilaterale, è iniziato il nono giorno di degenza al nosocomio romano.

Intanto il Vaticano è scosso dal caso "dimissioni", una ipotesi estrema quella del passo indietro del Santo Padre per motivi di salute eppure sul tavolo. "Penso che possa farlo, è una persona decisa nelle sue scelte", ha detto un giorno fa il cardinale Gianfranco Ravasi

"Mi sembrano tutte inutili speculazioni. Ora stiamo pensando alla salute del Santo Padre, alla sua ripresa, al suo ritorno in Vaticano: queste sono le uniche cose che contano", sono le dure parole del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una intervista al Corriere della Sera.

Tornato tre giorni fa dal Burkina Faso, Parolin si mostra cautamente ottimista: "Grazie a Dio, le notizie che arrivano dal Gemelli sono incoraggianti, si sta riprendendo. Gli sono state mandate delle pratiche d'ufficio e ciò significa che procede bene". Smentito un incontro con il Pontefice nella sua stanza d'ospedale: "E' meglio che resti protetto e abbia meno visite possibili, per poter riposare e così rendere più efficaci le terapie a cui è sottoposto".

In questi giorni si sono diffuse notizie false e allarmi, si torna a parlare di "corvi" intorno al Vaticano. "Sinceramente, devo dire che non conosco se ci sono manovre del genere e cerco, in ogni caso, di restarne fuori. D'altra parte - osserva -, penso sia abbastanza normale che in queste situazioni si possano diffondere voci incontrollate o venga pronunciato qualche commento fuori luogo: non è certo la prima volta che accade. Non credo però che ci sia alcun movimento particolare, e finora non ho sentito niente del genere".

Nell'intervista un richiamo anche ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, Gaza, dove Parolin ha messo in guardia da "imposizioni unilaterali". "La pace autentica e giusta - rimarca il Segretario di Stato vaticano - nasce dal coinvolgimento di tutte le parti in causa. Bisogna che tutti vengano coinvolti e siano disposti a negoziare per arrivare ad accordi mutuamente accettati. Altrimenti la pace non sarà mai stabile e duratura e il mondo diventerà una giungla nella quale aumenteranno i conflitti, con le loro terribili conseguenze di distruzione e di morte".

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