Fronte designato

Rita De Crescenzo scatena il terrore, Ovindoli avverte l'orda napoletana: "Non vi vogliamo"

Alessandro Dell'Orto

Dopo essere stati sopportati a fatica, ridimensionati e blindati a Roccarasopullman drasticamente ridotti, controlli e grandi limitazioni a una settimana dalla devastazione (rifiuti, maleducazione, ingorghi) che lo scorso 26 gennaio ha messo sottosopra la località sciistica abruzzese- ora i turisti napoletani della domenica vengono rimbalzati anche da Ovindoli, paesino di 1200 abitanti, sempre in provincia de L’Aquila, collocato alle pendici del monte Gagnola.

«No, grazie, stiamo bene così e non ci farebbe piacere se arrivasse tutta quella gente. Abbiamo una stazione piccola, con parcheggi e servizi adatti alla nostra clientela», spiega Giancarlo Bartolotti, gestore degli impianti sciistici di Ovindoli da 40 anni. E Angelo Ciminelli, primo cittadino del paese, lo spalleggia: «Sinceramente non vorrei un turismo del genere mordi e fuggi, noi puntiamo su quello di qualità, che abbiamo già quotidianamente, con persone che si riversano sulla nostra stazione». E così l’annuncio a sorpresa («Ora puntiamo tutti a Ovindoli, il sindaco si prepari») dell’influencer Rita De Crescenzo, 45 anni, la tiktoker napoletana da oltre 1 milione e mezzo di follower che con i suoi video si vantava di aver portato 250 pullman e 12mila persone a Roccaraso, non trova grandi consensi. Anzi.

«Ma no, scherziamo? Lo escludo proprio, tutta quella gente qui da noi sarebbe impossibile da ospitare precisa Bartolotti - perché qui mancano le infrastrutture adeguate. Le faccio un esempio: Roccaraso ha tre comprensori che mettono a disposizione 10mila parcheggi per le auto, noi al massimo arriviamo a 2mila. E ancora. Ogni domenica riusciamo ad ospitare non più di 4/5 mila sciatori, quasi tutti romani, sarebbe impossibile averne di più: servirebbe una dogana a 10 km da noi per bloccare e mandare indietro chi arriva ed è di troppo. È tutto assurdo, siamo una località piccola». Non solo. «C’è pure un altro aspetto che è molto importante: il turismo va organizzato, studiato, programmato con calma. Non si può improvvisare. Io sono qui da 40 anni e nel tempo abbiamo investito 50 milioni migliorando tutto (da poco è stata inaugurata una nuova seggiovia, una quadriposto ndr), ma senza fretta».

 

Ovindoli, insomma, è in allarme dopo l’annuncio che sa tanto di minaccia, anche se qualcuno pensa che sia comunque una pubblicità alla località turistica del’influencer Rita De Crescenzo. «No, non ringrazio proprio nessuno e non faccio dichiarazioni in merito - spiega il sindaco Ciminelli -. Dico solo che noi siamo sempre pronti ad accogliere tutti i turisti che rispettino le regole, sappiamo chiaramente quali sono la capacità e la capienza del nostro territorio ed eventualmente, di volta in volta, predisponiamo le misure necessarie. Come amministrazione puntiamo sulla qualità, ma se dovesse arrivare anche il turismo di massa saremo pronti ad accoglierlo. Dobbiamo capire però, anche con il supporto della polizia locale, quale potrebbe essere la capienza massima del comprensorio, con dei dati che per il momento sono parziali. Tanto per capirci: la portata massima si attesta oggi sui 100 pullman».

Quanto successo due settimane fa, ovviamente, spaventa un po’. «Il sindaco di Roccaraso ha ottemperato e ottimizzato nella maniera corretta la situazione che si è venuta a creare: le misure che ha adottato per il suo territorio sono state giuste, io avrei fatto lo stesso, senza alcun dubbio. Se un caos di quel genere rischia di far perdere il turista di qualità? Dipende molto dalle circostanze, perché anche il turismo di massa che rispetta le regole e che si muove in un determinato contesto sicuramente fa bene alle località e alle attività commerciali. Noi lo sperimentiamo durante le festività natalizie e nella stagione estiva, ma quello è un turismo di massa che rispetta le regole».