Verità scomode
Marco Rizzo contro Gabrielli su Ramy: "Incompetenti e pericolosi"
Si torna a parlare del caso Ramy Elgaml, giovane egiziano di 19 anni residente da tanti anni in Italia e rimasto ucciso a Milano al termine di un inseguimento con i carabinieri, dopo aver saltato un posto di blocco in sella ad uno scooter guidato da un amico. Il T-Max, governato infatti dal tunisino Fares Bouzidi, è andato a schiantarsi contro il cordolo di un’aiuola in Via Ripamonti.
Ramy, dopo l’impatto con il palo del semaforo, poi abbattuto dalla Giulietta dei carabinieri, è rimasto immobile a terra davanti alla macchina. Per lui l’impatto è stato fatale.
Dopo settimane di accuse e controaccuse alle forze dell’ordine, nello specifico all’Arma dei Carabinieri, ritenuti colpevoli di aver speronato lo scooter e causato l’incidente, è intervenuto sul tema Franco Gabrielli, ex capo della polizia di Stato italiana, che ha puntato il dito contro gli agenti: “È ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo, esiste un principio fondamentale ed è quello della proporzionalità delle azioni".
Contro queste dichiarazioni, però, sbotta sui social Marco Rizzo, presidente onorario del Partito Comunista dal 2023 e coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare dal 2024. Sul suo profilo X Rizzo pubblica un video e dichiara: “Sono sempre stato contro la repressione e quando muore una persona è sempre un dramma per tutti, ma può un ex-capo della Polizia nazionale dire che gli inseguimenti da parte delle forze dell'ordine non si devono fare, perché basta segnare il numero di una targa? E quando una moto o un'automobile è rubata uno segna il numero della targa e cosa se ne fa?”.
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Tanti i commenti di chi è altrettanto indignato, un follower di Rizzo scrive: “Questo succede quando i vertici delle forze dell’ordine vengono scelti totalmente dalla politica”. Un altro, invece, commenta così: “Ci fa capire quanto incompetenti e pericolosi siano certi personaggi nel ricoprire cariche importanti che dovrebbero tutelare i cittadini. I diritti vengono dati in gestione temporanea dai cittadini a dei loro dipendenti, i quali devono eseguire la loro volontà, non il contrario”. Uno, infine, applaude il militante di sinistra: “Come al solito, Rizzo è uno che ragiona e usa buonsenso, cosa che i sinistri oramai non sanno più cosa sia”.