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Firenze, attentato incendiario alla caserma dei carabinieri: ecco chi hanno fermato

Non bastavano le violenze in piazza contro le forze dell'ordine. Qualche giorno fa, il 13 gennaio, una caserma dei carabinieri è stata presa di mira. È accaduto a Firenze, dove un 30enne ha tentato di incendiare l'edificio di Borgo San Lorenzo, danneggiando il portone di ingresso. Oggi, dopo giorni di lavoro, su ordine della Procura distrettuale di Firenze, i militari del Ros e i carabinieri del comando provinciale hanno fermato e portato in carcere un giovane con l'accusa di tentato incendio con finalità eversive. Il 30enne - si scopre - è un anarchico radicale.

Per di più era stato arrestato dalla polizia, su ordine della Procura di Firenze, già nel gennaio 2023 in quanto indiziato di essere l'autore di sei attentati realizzati in un periodo compreso tra il 28 agosto e il 28 dicembre 2022 contro la linea ferroviaria ad alta velocità che collega Firenze a Bologna, nei tratti passanti dalle località di San Piero a Sieve e Firenzuola. Nel marzo scorso era stato poi condannato per quegli stessi attentati contro la sicurezza del trasporto ferroviario sulla linea dell'alta velocità a due anni di reclusione: i giudici avevano esclusa l'aggravante del terrorismo ed era finito agli arresti domiciliari con il controllo elettronico.

Dalle indagini sin qui svolte, spiega un comunicato del procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, è emerso che intorno alle ore 2:00 circa di lunedì scorso il 30enne, con il viso parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto, si è avvicinato al portone della caserma, ha estratto da una capiente busta un contenitore colmo di liquido altamente infiammabile, avvolto da una felpa intrisa del medesimo liquido e, dopo aver appiccato l'incendio, si è allontanato a piedi per le vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce. Solo il repentino intervento di alcuni militari presenti nella caserma ha consentito di spegnere le fiamme.