Il primo mese
Nuovo Codice della strada, crollano morti e incidenti: tutti i dati
«Troppe fake news hanno raccontato un Codice diverso da quello realmente in vigore», dice soddisfatto Matteo Salvini davanti al Consiglio direttivo della Federazione italiana dei pubblici esercizi (Fipe), sigla che aveva sollevato perplessità sull’impatto negativo per il settore della ristorazione delle nuove misure perla sicurezza stradale. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti interviene in occasione dell’insediamento dei nuovi organi direttivi della categoria. La “missione” è duplice: rassicurare i rappresentanti della ristorazione, provenienti da tutta Italia, sul fatto che il nuovo Codice della strada non introduce modifiche ai limiti sul consumo di alcol e mostrare, numeri alla mano, che le regole entrate in vigore lo scorso 14 dicembre sono efficaci. Obiettivi centrati. Alla fine dell’incontro, infatti, la Fipe accoglie «con favore le rassicurazioni» di Salvini sugli effetti del nuovo Codice della strada sul consumo delle bevande alcoliche. «È fondamentale per noi poter operare in un contesto normativo che tenga conto delle esigenze delle imprese della ristorazione, garantendo al contempo la sicurezza di tutti», sostiene Lino Enrico Stoppani, presidente della Federazione. Il leader della Lega incassa anche il via libera dell’associazione alla redazione di un «protocollo operativo tra i pubblici esercizi italiani e il ministero».
Il piatto forte dell’incontro, però, è la diffusione dei primi dati sugli effetti delle nuove regole per la sicurezza stradale. Numeri che mostrano una diminuzione sia degli incidenti (-8,6%), sia delle vittime (-34%). Con conseguente «grande soddisfazione» del ministro nei giorni in cui infuria la polemica politica sulla circolazione ferroviaria. I dati prendono in esame il periodo 14 dicembre (giorno dell’entrata in vigore del nuovo Codice) -13 gennaio, con relativo confronto con la stessa porzione dell’anno precedente, e provengono dalla Polizia stradale e dall’Arma dei Carabinieri.
LE FORZE IN CAMPO
I sinistri complessivi sono stati 5.371, in calo rispetto ai 5.879 del periodo precedente. Entrando più nel dettaglio, si scopre che gli incidenti mortali sono stati 78, con una diminuzione del 31% rispetto ai 113 del blocco 14 dicembre 2023-13 gennaio 2024. La prima conseguenza è che è calato anche il numero delle vittime, passate da 127 a 84 (-33,9%). Gli incidenti con lesioni, invece, adesso sono stati 1.995 e sono diminuti dell’11,5% rispetto ai 2.255 del periodo precedente. Quanto ai feriti, con il nuovo Codice della strada sono passati dai 3.388 agli attuali 2.957. In questo caso il calo è del 12,7%. A raccogliere le 107.290 violazioni sono state 295.018 pattuglie operative. Nello specifico, sono state riscontrate 14.069 infrazioni per eccesso di velocità; 6.429 violazioni per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza; 2.499 infrazioni per l’uso del telefono cellulare alla guida. Un discorso a parte lo meritano le sanzioni per l’uso dell’automobile nonostante l’assunzione di droghe e alcol. Ebbene, i conducenti controllati- riferisce il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - sono stati 66.145. Tra questi, 1.146 hanno ricevuto una sanzione per guida in stato di ebbrezza, mentre sono state rilevate 138 infrazioni per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Gli ultimi numeri riguardano i provvedimenti adottati: 168.094 punti della patente decurtati, 5.058 patenti di guida ritirate, di cui 2.499 a causa dell’utilizzo dello smartphone alla guida e 138 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
DELIRI GRILLINI CONTRO I DATI
«Ora ci auguriamo di non rileggere il controcanto di qualche bocciofila di sinistra che contesterà le cifre delle Forze dell’ordine», dice Domenico Furgiuele, vice capogruppo della Lega a Montecitorio. Troppo ottimista, il deputato del Carroccio, visto che sia Vasco Rossi, sia il M5S tirano dritto come niente fosse. Sui social il rocker insiste: «Io non ci sto». Ed ecco cosa afferma, in commissione Trasporti della Camera, Antonino Iaria, deputato pentastellato: «È stato creato un codice repressivo e la confusione regna sovrana, per non parlare della fake news diffusa da Salvini sulla diminuzione del numero degli incidenti mortali. Invece di fare propaganda social, senza consultare dati reali, il ministro farebbe bene a farsi da parte e lasciar lavorare chi ne ha le competenze». Peccato che i dati diffusi dal ministero siano il frutto del lavoro degli uomini di Polizia stradale e Carabinieri. Niente da fare: per il M5S - a proposito delle «fake news» denunciate da Salvini- il nuovo codice della strada resta un provvedimento «discriminante e iper-odiato dai cittadini, ormai pietrificati all’idea di mettersi al volante». Al partito di Giuseppe Conte replicano prima Elena Maccanti, capogruppo della Lega in commissione Trasporti alla Camera- «Da una parte ci sono gli sciacalli e le polemiche inutili, dall’altra ci sono i numeri delle Forze dell’ordine. Avanti così!» - poi Davide Bordoni, segretario del Carroccio nel Lazio: «Il nuovo Codice della strada sta funzionando: ha salvato vite umane, dopo che per molti anni su questo tema non si è mai fatto nulla».