"La saletta"

Professoressa arrestata, la chat con gli studenti di 12 anni: "Possibilmente non fare il cicciobello"

Una vicenda surreale, quella che si è consumata a Napoli. Una professoressa arrestata per violenza sessuale, dopo che quei ragazzi - di appena 12 anni - hanno deciso di confessare tutti ai loro genitori. E, soprattutto, con la psicologa che li ha ascoltati per conto della Procura. Raccontando cose che hanno convinto sia il pm sia il gip. Tutto, anche le cose peggiori. Come quella riferita da un dodicenne, quello che l'insegnante preferiva su tutti. "Era particolarmente interessata - ha messo a verbale la cugina del bambino, anche lei in quel gruppo -. Voleva stare con lui e fare cose con lui".

Ma non finisce qui. In un'occasione - come riporta il Corriere della Sera -, l'insegnante avrebbe tentato di avere un rapporto sessuale con il ragazzo. Come raccontato da lui stesso: "Mi sentivo immobilizzato, non sapevo cosa fare. L’ho fatta allontanare perché non volevo". E quando non era riuscita nel suo intento, la professoressa spronava i cugini a darsi da fare: "Voi potete fare le cose sporche, siete cugini". E per questo motivo, per fare "le cose sporche", la donna aveva creato questa chat di gruppo chiamata "La saletta". "Facciamo questo gruppo, così facciamo le cose porno", aveva detto. Per tutti quei ragazzi che si sono rifiutati, sarebbe addirittura arrivata loro la minaccia della bocciatura.

A quello che l'aveva respinta, ha replicato: "Possibilmente non fare cicciobello, padre Pio. Fai la persona seria, che quest’anno mi sembri un addormuto, non lo so che ti è successo. L’anno scorso eri bello sveglio e quest’anno mi sembri un addormentato con il biberon". Poi ci sono gli sfottò omofobi e le maleparole verso chi si rifiuta di guardare i porno o di parlare di sesso, e altre ingiurie rivolte sempre a chi si defila da quello che lei organizza.