Uccelli di rovo
Ischia, corna scandalose: il prete e la moglie del parrocchiano, come hanno scoperto la tresca
Era il 1971, in pieno dibattito sul divorzio, e Dino Risi uscì nelle sale cinematografiche con La moglie del prete provocando scandalo e polemiche. Il film, che vede protagonisti Sofia Loren e Marcello Mastroianni, racconta la storia di una donna che s’innamora di don Mario, un sacerdote preso tra le ragioni del cuore e quelle della propria fede, che capitola di fronte alla bellissima parrocchiana. Il cinema ha spesso raccontato vicende simili, ma spesso la realtà supera la fantasia. Come quella che arriva da Barano, il cuore verde di Ischia, dove i pettegolezzi che circolavano da settimane si sono rivelati assolutamente fondati.
Nella quiete della frazione dello Schiappone, la routine della comunità religiosa, è stata infatti spezzata dall’annuncio della parrocco della sospensione dai suoi incarichi, lasciando vacanti non solo la guida della chiesa, ma anche il ruolo di vice direttore della Caritas diocesana isolana. Dietro al gesto, ha rivelato lo stesso sacerdote, un uomo di 58 anni stimato e apprezzato perla sua spiritualità, il fatto di essersi innamorato di una donna di 41 anni, moglie e madre di due figli, conosciuta da tutti perla sua devozione e generosità.
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Chissà cosa ha fatto scoccare la scintilla, chissà se c’è una parola che li lega o un sogno che vogliono realizzare insieme. Di certo c’è che il rapporto tra i due, nato tra i banchi del Santuario per semplici affinità spirituali e intese elettive, è cresciuto nel tempo. Mentre lui, sacerdote di grande carisma, era riuscito a riportare vitalità e partecipazione alla parrocchia, facendola tornare un punto di riferimento per la comunità; lei si dava da fare partecipando attivamente alle celebrazioni e alle feste, ma anche ai pellegrinaggi e ai ritiri spirituali. Durante la celebrazione mariana di settembre, aveva persino preparato dolci per i fedeli accorsi a venerare la Madonna.
Dietro l’apparente normalità, però stava nascendo un sentimento proibito. I due stavano intrecciando le loro vite in una relazione sentimentale che andava oltre, fino a infrangere i confini delle promesse fatte dall’una e dall’altro all’altare e al confessionale travolti dalla passione. Il loro sentimento, che hanno provato a soffocare, ha continuato ad aumentare come una crepa invisibile che alla fine ha scardinando le fondamenta della loro vita pubblica.
Il marito della donna, infatti, insospettito da atteggiamenti e gesti fuori luogo, ha scoperto la verità, portando la vicenda alla luce della cronaca. Il parroco, travolto dalla pressione e dalla propria coscienza, ha deciso di confidarsi con il vescovo di Ischia Carlo Villano, che non ha potuto fare altro che sospenderlo dalle sue funzioni prendere il suo posto a Barano fino a che verrà trovato un nuovo parroco. Cosa tutt’altro che facile.
Nell’intreccio di viuzze e piazze che caratterizzano Barano d’Ischia non si parla d’altro. Per la comunità il passo indietro dell’amato sacerdote è per tutti un vuoto da difficile da colmare, ma c’è anche chi condanna duramente il parroco, richiamando l’importanza del voto di castità e la responsabilità verso i fedeli. Altri, invece, preferiscono guardare oltre il ruolo, vedendo un uomo che, come tanti altri, si è trovato vulnerabile di fronte alla potenza del sentimento.
Ma la vicenda non è rimasta confinata alle chiacchiere locali. La storia ha rapidamente raggiunto le pagine dei quotidiani nazionali e attirato l’attenzione delle telecamere, trasformando la piccola frazione dello Schiappone in un palcoscenico mediatico. Le troupe televisive e i social hanno raccontato la storia ai quattro angoli del Paese, rendendo Ischia, terra di bellezze naturali, anche un simbolo delle fragilità umane, ma anche dell’amore e delle sue contraddizioni.
La diocesi da parte sua ha dichiarato di seguire la vicenda con attenzione, auspicando che si arrivi a una soluzione pacifica. Tuttavia, secondo le indiscrezioni, né la donna né il sacerdote sembrano intenzionati a tornare sui loro passi.
A Ischia c'era stato un precedente simile nel 2018, quando un sacerdote avviò una relazione con una giovane donna, arrivò una gravidanza e lui fu sospeso a divinis e abbandonò la tonaca. Nel 2021 a Città di Castello due sacerdoti lasciarono il ministero per motivi sentimentali. Anche allora, le scelte personali avevano aperto un dibattito sulla possibilità di conciliare amore e vocazione. Non c’è una stima ufficale, ma ad oggi sarebbero circa 5000 i preti che hanno “gettato la talare”, segno che in fondo nessuno è immune alla forza dell’amore.