Dassault Falcon 900
Cecilia Sala, lo strano volo che la ha riportata in Italia: decollo da Napoli, segnale radar nascosto
Il Dassault Falcon 900, l'aereo che ha riportato Cecilia Sala in Italia dopo 20 giorni di detenzione in Iran, è partito nel pomeriggio del 7 gennaio dall'aeroporto di Roma Ciampino ed è atterrato mezz'ora dopo a Napoli. Da lì è ripartito alle 5.01 del mattino dell'8 gennaio ed è arrivato dopo circa quattro ore a Teheran, allo scalo internazionale "Mehrabad". Lì due ore e mezza di stop e poi la ripartenza, col transponder spento almeno nei primi quindici minuti. A bordo la giornalista di Chora Media e del Foglio. I preparativi per la liberazione della reporter, dunque, sono iniziati nel pomeriggio di martedì, quando probabilmente a Palazzo Chigi c'era già la certezza del suo ritorno.
Il velivolo in questione è quello in genere utilizzato dall’Italia per le missioni delicate. E i suoi movimenti, come scrive Leonard Berberi sul Corriere della Sera, non sono sempre facili da tracciare per via del segnale radar "nascosto". Cosa che non permette di tenerne traccia sulla piattaforma Flightradar24. Altri siti — alcuni per specialisti — sarebbero comunque riusciti a catturarlo. Mentre in Italia si diffondeva la notizia della scarcerazione di Sala, il Falcon 900 sorvolava la Turchia, poi il Nord della Grecia, il Sud dell’Albania. Alle 15.24 l'ingresso nello spazio aereo italiano. E alle 16.10 l'atterraggio.
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Secondo fonti sentite dal Corriere, il velivolo apparterrebbe alla flotta di "Compagnia aeronautica italiana", società creata nel 1969 che ufficialmente si occupa di "trasporto passeggeri", ma che in realtà si muove per conto dello Stato italiano, riportando a casa cittadini e membri della diplomazia e dei servizi segreti italiani.
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