Il presidente

Stellantis, John Elkann a Fontana: "Pronto a venire in Parlamento"

Il presidente di Stellantis John Elkann parteciperà all'audizione in Parlamento a seguito della convocazione ricevuta dopo la decisione presa dall'assemblea di Montecitorio lo scorso 16 novembre. Lo ha confermato lui stesso in una "cordiale conversazione telefonica" con il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana. Elkann, in particolare, interverrà nelle commissioni competenti che hanno sottoposto la richiesta in merito alle evoluzioni del settore automotive in Europa e in Italia. 

A inizio dicembre, invece, il numero uno di Stellantis aveva detto no all'invito a presentarsi in Parlamento, non violando alcun obbligo, ma facendo comunque una "scortesia istituzionale". E il motivo fu lui stesso a svelarlo: a quanto pare non c'erano aggiornamenti rispetto all'audizione dell'11 ottobre a cui aveva partecipato l'ex ad di Stellantis, Carlos Tavares. Altro forfait Elkann lo aveva dato a fine ottobre, anche in quel caso perché non aveva "nulla da aggiungere rispetto a quanto illustrato dall’amministratore delegato Carlos Tavares".

Adesso, alla luce della telefonata con Fontana e della disponibilità ad andare in aula, pare che l'atteggiamento di Elkann e Stellantis sia cambiato. Un cambiamento che sembra coincidere con le dimissioni dell'ex ad Tavares e con la chiusura del tavolo Stellantis ieri al ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso. Al tavolo il capo Europa del gruppo, Jean-Philippe Imparato, ha illustrato il piano Italia, che prevede, tra le altre cose, investimenti per due miliardi di euro sulle fabbriche italiane e per sei miliardi in acquisti “garantiti” lungo la filiera del Made in Italy. Nel progetto è prevista anche la creazione della piattaforma Stella Smart, quella dove si producono le citycar con maggiore volume in Italia, operativa dal 2028. Mentre a Modena sarà concentrato il polo dell’alto di gamma.