Fare chiarezza
Brindisi, morì dopo le dimissioni dall'ospedale: disposta l'autopsia sulla 39enne
Si pensa all’ipotesi omicidio colposo a carico di ignoti per la morte della 39enne di Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi) deceduta lo scorso 4 dicembre all’ospedale Perrino di Brindisi. Dopo l’apertura del fascicolo d’inchiesta la Procura brindisina ha ora disposto l’autopsia per l’accertamento delle cause della morte della giovane donna.
La donna è morta dopo un ricovero urgente seguito a una precedente dimissione. Ignote le cause, per cui è stato ora disposto l’accertamento tecnico. Domani, giovedì 12 dicembre alle 15, ci sarà il conferimento dell’incarico alla dottoressa Liliana Innamorato, medico legale, e all’urologo Marco Vulpi. A chiedere l'avvio di un'indagine sono stati i familiari della vittima che hanno presentato una denuncia ai carabinieri. La donna si sarebbe recata una prima volta all'ospedale di Francavilla Fontana la sera del 2 dicembre lamentando dolori a un fianco e nausea. Dopo i controlli è stata dimessa. Ma le sue condizioni sono peggiorate quasi subito, così da indurre la donna a presentarsi nuovamente all’ospedale il giorno successivo. La 39enne è stata così trasferita d'urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi, dove è stata sottoposta ad alcuni accertamenti diagnostici per una sospetta colica e poi operata. Al termine dell’intervento è stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva dove è morta.
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“L’Asl di Brindisi – si legge nella nota diffusa dal direttore dell'Asl - esprime profondo rammarico e cordoglio per la scomparsa di una giovane donna. Siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore, e desideriamo porgere loro le nostre più sentite condoglianze. L’Asl rimane a disposizione per fornire ogni chiarimento necessario, ribadendo il proprio impegno a garantire sempre la massima attenzione e qualità nell’assistenza sanitaria. È opportuno specificare – ha continuato il direttore generale - che la giovane nel corso del primo accesso avvenuto nella serata del due dicembre, dopo essere stata trattata e a seguito di regressione della sintomatologia dolorosa, ha preferito tornare a casa abbandonando il Pronto Soccorso mentre erano in corso gli accertamenti clinici e prima della chiusura della cartella clinica, rifiutando il monitoraggio e gli ulteriori accertamenti proposti dai sanitari nonché firmando la dimissione”.
"I genitori e la sorella della giovane donna deceduta il 4 dicembre presso l’ospedale Perrino di Brindisi, sopraffatti dal dolore per la prematura ed inaspettata perdita, esprimono, nostro tramite, rammarico e disappunto per le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal direttore generale della ASL di Brindisi dottor Maurizio De Nuccio - la nota diffusa dai familiari della donna -. Le stesse sono apparse per lo meno inopportune, considerato che la Autorità Giudiziaria procedente ha appena avviato ogni accertamento finalizzato a ricostruire i fatti e, conseguentemente, la esatta concatenazione degli eventi da cui è scaturito il drammatico esito".