Terrorismo

Arrestati 12 membri della "Werwolf Division": "Progettavano un attacco", cosa volevano colpire

La Polizia di Stato ha arrestato 12 persone accusate di appartenere a gruppo suprematista e neonazista denominato “Werwolf Division”. Gli arresti, disposti dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura felsinea, sono avvenuti in diverse zone del territorio nazionale. Contestualmente, sono state effettuate altre 13 perquisizioni domiciliari. I reati contestati sono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

I 12 membri del gruppo suprematista e neonazista ribattezzato ’Werwolf Division’ arrestati dalla Polizia vevano aderito a quella che viene definita dagli inquirenti "una vera e propria ’cellula organizzata, già in fase operativa e in grado di realizzare attentati anche con le tecniche usate dai cosiddetti ’lone wolves’ (lupi solitari) sia suprematisti che jihadisti".

I 25 indagati, alcuni dei quali già sottoposti a perquisizione dalle Digos di Bologna e Napoli nel maggio 2023, di età compresa tra 76 e 19 anni, sono accusati di aver a vario titolo promosso, organizzato e preso parte all’associazione "Werwolf division" - successivamente rinominata "Divisione nuova alba" - che - spiegano dalla Questura di Bologna, "seguendo ideali suprematisti e neonazisti, nella loro espressione più estrema dell’accelerazionismo, basandosi sulla negazione e sull’apologia della Shoah, mirava al sovvertimento dell’attuale ordinamento per l’instaurazione di uno Stato etico e autoritario incentrato sulla ’razza arianà, anche con il progetto di azioni violente nei confronti di alte cariche delle istituzioni".