L'affondo

Ergastolo per Turetta, Salvini: "Giusto così. Ma ora obbligarlo a un lavoro duro in carcere"

Ergastolo per Filippo Turetta: massimo della pena in primo grado per l'omicida di Giulia Cecchettin, uccisa brutalmente nella notte tra l'11 e il 12 novembre 2023. Dopo l'omicidio, Turetta nascose il cadavere nei boschi di Bracis, per poi darsi a una lunga fuga verso la Germania.

Un omicidio brutale, che ha scosso l'Italia nel profondo. Una vicenda tragica, con molti risvolti sociali e politici. Ora, un primo punto: la condanna all'ergastolo da parte dei giudici della Corte d'Assise di Venezia, i quali hanno escluso però l'aggravante della crudeltà e lo stalking. L'esclusione della crudeltà è stata commentata da Gino Cecchttin, padre di Turetta, il quale laconicamente ha affermato: "Ne discuteremo. Abbiamo perso tutti":

 

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Molteplici le reazioni dopo la sentenza. Tra queste quella di Matteo Salvini, il vicepremier e leader della Lega, che ha detto la sua sui social. "Giusto così. Ora sarebbe corretto obbligarlo anche a lavorare duramente, in carcere, per evitare che la sua permanenza in galera sia completamente a carico degli italiani", ha aggiunto. Insomma, Salvini con il pugno di ferro: bene l'eragostolo, ma anche un duro lavoro carcerario.