Indagini in corso
Messina, batterio killer all'ospedale: sette morti sospette, ecco cosa sta succedendo
Un presunto batterio killer avrebbe provocato ben sette morti sospette in un ospedale di Messina. L'ultima in ordine di tempo sarebbe stata quella di un uomo di 82 anni, nato a Ragusa ma residente da decenni in Australia. I suoi familiari hanno voluto presentare un esposto per capire quali siano state le cause del decesso del loro congiunto, morto dopo un intervento di angioplastica il 17 settembre scorso. La procura avrebbe già avviato le indagini sul caso, arrivando a sequestrare due sale operatorie di cardiochirurgia per le analisi.
Secondo l'avvocato della famiglia che ha presentato la denuncia, quella dell'anziano potrebbe essere un nuovo caso di morte sospetta. L'82enne era stato colto da malore mentre era in vacanza sull'isola di Stromboli ed era stato trasferito in elisoccorso all'ospedale, dove i medici gli avevano diagnosticato un infarto.
"Sottoposto ad intervento di angioplastica con applicazione di uno 'stent' – ha spiegato il legale – il paziente sarebbe stato in buone condizioni di salute, secondo quanto riferito dai sanitari alla famiglia e tramite l'intermediazione di due amici che hanno prestato assistenza, sebbene fossero state riscontrate calcificazioni delle arterie coronariche per cui si sarebbe valutata un'ulteriore angioplastica. Intervento che fu eseguito, tuttavia, senza l'applicazione di stent o altro, secondo quanto detto dagli operatori, a causa di tali calcificazioni. Anche in questo caso la famiglia ricevette rassicurazioni sul buono stato di salute dell'anziano ed ai figli, in procinto di mettersi viaggio, fu assicurato che non vi fossero ragioni di urgenza per raggiungere l'Italia tanto che nei giorni successivi il paziente sarebbe stato dimesso e avrebbe potuto far rientro nel Paese di residenza". Alla fine, però, le condizioni dell'uomo si sarebbero aggravate: di lì il ricovero in terapia intensiva a causa di un'infezione che inizialmente fu riferito essere alle vie urinarie, poi ai polmoni.