La sentenza

Venezia, mentono per ricevere il reddito di cittadinanza? Assolti due immigrati

Salvi grazie a una recente sentenza della Corte di giustizia europea i due immigrati che, per ottenere il reddito di cittadinanza, hanno dichiarato (falsamente) di essere residenti in Italia da oltre dieci anni. A permettere di trovarli erano stati i controlli incrociati di Inps e Guardia di Finanza. A quel punto era scattata la denuncia nei loro confronti. Il Gazzettino ha riferito che i due casi sono approdati al Tribunale a Venezia mercoledì 13 novembre. Uno degli imputati, un immigrato proveniente dal Mali, aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Mentre per l'altra, una cittadina moldava, era stata fissata l’udienza preliminare.

Entrambi rischiavano pene dai 2 ai 6 anni. Ma una recente sentenza della Corte di giustizia europea ha, di fatto, annullato le regole in vigore in precedenza. Per questo il tribunale di Venezia ha assolto i due immigrati con la motivazione che “il fatto non sussiste”. La sentenza europea, risalente al 29 luglio scorso, ha ritenuto discriminatorio proprio il requisito della residenza decennale. 

 

 

 

Adesso però, come ricostruisce il sito IlNordestquotidiano, la sentenza della Corte Ue rischia di avere conseguenze pesanti sulle casse dello Stato, con un costo che potrebbe arrivare fino a 3.088 milioni di euro, secondo una valutazione preliminare dell’Inps. Se invece si limita il provvedimento alle 106mila famiglie che si sono viste respingere la domanda per carenza del limite temporale di residenza l’esborso potrebbe calare a 850 milioni di euro.