Il libro-denuncia
Mori e De Donno rivelano: "L'altra verità su mafia, affari, stragi e politica"
Nel giorno dell’uscita del loro libro L’altra verità – Giovanni Falcone, Vito Ciancimino e la lotta alla “vera mafia” che non si è ancora completamente combattuta (edizioni Piemme), Libero ha intervistato in esclusiva il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno. Quel che emerge dal volume, e che compare a chiare lettere già in questa conversazione, è materiale rovente. In un altro paese, scatenerebbe discussioni al calor bianco. Qui c’è piuttosto da temere un’imbarazzata coltre di silenzio. Un pezzo di storia è già noto: il lungo (e infine vano) tentativo di criminalizzare Mori e De Donno, di isolarli, di costruire il grande racconto mediatico e giudiziario della “trattativa”, di usare quella potente e fumosa narrazione per nascondere troppe altre cose.
Che ora però emergono prepotentemente, a partire da un dattiloscritto (pubblicato nel volume) in cui Vito Ciancimino, politico compromesso con i poteri criminali ma depositario di conoscenze che dovevano per lo meno essere esaminate, arriva a delineare ipotesi in qualche misura convergenti con quelle che – per vie completamente diverse – erano state elaborate da Giovanni Falcone: l’esistenza di qualcos’altro rispetto alla mafia criminale propriamente detta. (...)