L'orrore e la polemica

Viareggio, "rischi del mestiere". Il ladro marocchino ucciso, le parole che fanno impazzire la sinistra

"Gli arresti domiciliari per Cinzia Dal Pino sono il minimo. La signora di Viareggio si è difesa, come ha anche spiegato, da un rapinatore. Non va mai dimenticato che se l'uomo che le ha rubato la borsetta non fosse stato un delinquente non sarebbe finita così". Lo ha detto ad Affaritaliani.it il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, secondo il quale "l'inefficienza del sistema giudiziario italiano e il senso di totale impunità che la magistratura italiana, spesso debole coi forti e forte coi deboli, ha diffuso ormai da anni nel Paese hanno purtroppo portato in alcuni casi le persone a farsi giustizia da sole. Ma per la signora Dal Pino devono valere tutte le attenuanti del caso essendo, di fatto, di fronte a un caso di legittima difesa".

Hanno però scatenato ancora più polemiche le parole, pubblicate su Facebook, di Giorgio Tasso, vicesindaco di Rapallo (in provincia di Genova. Di area civica, da pochi mesi nella giunta eletta a giugno scorso, Tasso ha scritto "Sono i rischi del mestiere. Capita di incrociare qualcuno che reagisce. Non sentiremo la sua mancanza", riferendosi a Said Malkoun, il ladro marocchino ucciso dalla imprenditrice viareggina che è passata per tre volte sul suo corpo con l'auto.

 

 

 

La sindaca Elisabetta Ricci lo ha convocato per un incontro dopo aver definito quelle parole "inopportune". "Mi pare che alcuni abbiano inteso nel mio tanto discusso post una mia presunta accondiscendenza a comportamenti contro la legge - ha scritto Tasso oggi sui social - Ribadisco senza se e senza ma la mia più totale e naturale opposizione a qualsiasi atto (tanto più se delittuoso) che infranga qualsiasi legge del nostro Paese".

 

 

 

Nel frattempo però il Partito Democratico e la lista Scegliamo Rapallo hanno stigmatizzato le parole del vice-sindaco "Sono parole gravi rese ancora più pesanti dal ruolo che Tasso occupa nella Pubblica Amministrazione. Chi occupa una carica istituzionale deve essere sempre guidato dal principio di giustizia regolato dalle leggi dello Stato, Costituzione su tutte, dove, all’art. 2 ricorda che 'La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” e non dalle reazioni che possono scaturire a seguito di episodi anche se gravi', sottolinea Francesco Angiolani, consigliere comunale Pd. "Chiediamo anche alla sindaca Elisabetta Ricci di stigmatizzare le dichiarazioni e invitiamo il vice-sindaco Tasso a riflettere sulle sue parole, a ricordarsi del ruolo che ricopre e a chiedere scusa".