L'inchiesta

Capezzone rivela: "Così ho fatto arrestare un islamico che inneggiava al martirio"

«Userò tutta la tua famiglia per fartelo capire»: questo poco amichevole messaggio era direttamente indirizzato a chi scrive questo articolo. Ma ce n’erano anche molti altri – come dire – più generali, rivolti erga omnes verso tutti noi occidentali, per definizione infedeli: «Preparate le vostre teste ad essere tagliate», «Io amo la vendetta», e ancora «Morire non è un problema», «Esploderò», «Percorrerò questa strada fino alla morte». Parole e musica di El Mahdi Tbitbi, il 28enne marocchino che ho personalmente provveduto a denunciare l’inverno scorso, dopo aver ricevuto minacce via Instagram dal suo profilo. In collegamento con l’edizione delle 19 del Tg4 dalla sede di Libero, una sera di novembre avevo commentato un servizio sul velo islamico, sottolineando come in gran parte dei casi si tratti di un’imposizione ai danni delle donne e non di una scelta libera. Cosa che è parsa al marocchino una valida ragione per minacciarmi. (...)

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