Il compagno

Sharon Verzeni, prelevato il computer. Il fidanzato: "Perché non ne ho parlato"


Ci pensa sempre a quella che sarebbe dovuta diventare presto la sua sposa, Sharon Verzeni. Sergio Ruocco non avrebbe mai pensato che dai preparativi del matrimonio sarebbe dovuto passare a quelli del funerale di quella che era la sua compagna di vita.

Non c'è più spazio per i preparativi, per le bomboniere e per il menù nuziale. Ora ci sono la rabbia, l'incertezza e la tristezza di un uomo che ha perso la sua dolce metà e che dovrà fare i conti con una routine fatta di burocrazia, scandita dai ricordi di quelle ultime ore trascorse insieme. Ruocco nel corso di un'intervista a Repubblica ha detto di voler aiutare gli inquirenti nella ricerca della verità: "Non mi sento accerchiato, ho detto tutto quello che sapevo, spero mi richiamino i carabinieri. Se mi chiamano e posso dare una mano ci vado volentieri".

Sergio Ruocco, che non è indagato, ha ripercorso gli ultimi attimi di Sharon Verzeni prima di morire. Ruocco al quotidiano parla anche di Scientology e dei conti bancari e di come quelle raccontate in questi giorni siano voci che "girano perché alcune colleghe sono di Scientology. Aveva fatto un corso solamente, basato sul lavoro, che le avevano fatto fare i titolari del bar". Ma questo non è l'unico punto chiarito dal fidanzato della 32enne uccisa con 4 coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio in via Castagnate, a Torre d'Isola. Pochi giorni fa è stato prelevato anche il computer della donna di cui Ruocco non aveva detto nulla agli inquirenti in quanto "era sul tavolo la sera che sono venuti a casa. Lei l’avrà usato forse una volta, un anno fa. Io lo usavo solo ogni tanto. Faceva tutto col telefono".