Delitto

Sharon Verzeni, il dettaglio decisivo sull'uomo in bici: "Andava come un siluro"

Sono iniziate poco prima delle 10 a Terno d’Isola le nuove ricerche dei carabinieri che indagano sull’omicidio ancora irrisolto di Sharon Verzeni. I militari dell’arma, dopo aver chiuso un tratto di via Castegnate e le vie intorno alla zona in cui è avvenuto il delitto, la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi, stanno stanno ispezionando anche i tombini aperti dai volontari del Mu.Re., Museo recuperanti. L’obiettivo degli inquirenti è ’individuare e repertare eventuali ulteriori indizi utili alla prosecuzione delle indaginì, come spiegato ieri in una nota. Oltre a mancare un sospettato ufficiale e un movente, infatti, manca ancora l’arma con cui la 33enne è stata accoltellata a morte mentre camminava. Le ricerche a Terno andranno avanti anche domani, come annunciato ieri dai carabinieri e anche dal sindaco del Paese che ha in una nota ha informato i cittadini della chiusura delle strade.

Alle operazioni con il metal detector partecipa anche Paolo ’Gibba' Campanardi, anima dell’associazione che si occupa del recupero di reperti bellici della Prima Guerra Mondiale e protagonista del programma tv ’Metal Detective' di Discovery. Oltre ai tombini della zona di via Castegnate, dove Sharon è stata uccisa a coltellate ormai quasi un mese fa, la squadra del Mu.Re. accompagnata dai carabinieri, sta ispezionando con la sua strumentazione anche il parco pubblico di Terno e il capanno in legno del cortile di una scuola. Ma c'è di più. Come riporta il corriere ci sarebbero alcuni elementi utili emersi dall'analisi delle registrazioni video. A quanto pare come risultarebbe dalle telecamere, ma soprattutto da un testimone che la notte dell'omicidio era alla finestra, un uomo a bordo di una bicicletta si sarebbe allontano come un "siluro", andando contromano, dal luogo del delitto. L'uomo potrebbe rappresentare la chiave del mistero. Sarebbe il testimone principale di quanto acacduto alla povera Sharon.