L'indagine sulla strage in mare

Bayesian, indagato il capitano. Il progettista: "Perché hanno lasciato il portellone aperto"

Il comandante del Bayesian, il neozelandese James Cutfield, è stato sottoposto ieri al processo verbale di identificazione ed è stato invitato dagli investigatori a eleggere domicilio in Italia e a nominare un difensore. Cutfield, che non sarebbe stato sentito dai pm della Procura di Termini Imerese (Palermo), ha così appreso di essere formalmente indagato per il naufragio del veliero affondato una settimana fa a Porticello.

Nel corso della giornata i magistrati dovrebbero convocare "le parti" (tra cui lo stesso Cutfield) per fissare le autopsie sui corpi delle sette vittime dell'affondamento del Bayesian: dovrebbero iniziare domani e durare fino a giovedì. Non si sa ancora se oltre al comandante siano indagati altri membri dell'equipaggio, tutti ospiti dell'hotel Domina Zagarella di Santa Flavia a Palermo.

 

 

 

Gli inquirenti sospettano che Cutfield e il resto dell'equipaggio non abbiano rispettato le più elementari procedure di sicurezza. Da capire, inoltre, perché capitano e marinai fossero già sul ponte dell'imbarcazione mentre le sette vittime siano rimaste sottocoperta, finendo intrappolati.

In questo senso è significativa l'intervista su La Stampa dell'architetto nautico Franco Romani, l'uomo che ha progettato il Bayesian. A causare la tragedia, ipotizza, sarebbe stato il portellone laterale lasciato aperto. "Il Bayesian fa parte della serie 56 metri. Sono state barche fortunate: ne abbiamo realizzate 10, di cui 9 a due alberi. Un armatore ci ha chiesto, invece, qualcosa di diverso: a quel punto abbiamo mantenuto il progetto di base e realizzato uno sloop a un solo albero, con un grande pozzetto a prora, un ambiente che è un vero spettacolo dove si svolge in prevalenza la vita di chi è in barca. Era il 'più della barca".

 

 

 

"La stabilità di un'imbarcazione - aggiunge Romani - è regolamentata dagli enti di classifica, non si può agire come si crede. Il Bayesian è nato per andare a vela con qualsiasi tempo". Sulla deriva alzata sottolinea che "è normale che la deriva sia in posizione sollevata e abbassata quando si va a vela perché dà maggiore stabilità". Il nodo è quello del portellone: "Il portellone di poppa è chiuso, non permette alcun accesso verso l'interno. Il portellone laterale, invece, dà accesso a un gavone enorme dove ci sono lo Scuba, le bombole per le immersioni, il windsurf. Tutto quello che viene utilizzato per andare in mare viene tenuto lì perché questo portellone è a 60 centimetri dall'acqua: è più facile immergersi ma, se l'imbarcazione si inclina, fa entrare subito l'acqua all'interno". Il portellone laterale sarebbe stato aperto perché "i passeggeri potrebbero essere andati a fare il bagno e averlo lasciato così quando sono andati a cena. È solo un'ipotesi e se ne potrebbero fare mille altre perché quando il tempo è buono è utile e bello avere il portellone laterale aperto ma, se si sa che arriva una bufera, bisogna chiudere tutto".