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Pd, altra follia: "Mettersi contro le lobby", come vogliono far fuori i bed & breakfast

Prima Firenze. Poi Bologna (che ci sta pensando). La stretta sugli affitti brevi arriva in Italia. E parte, manco a dirlo, dalle città guidate dalla sinistra. L’ultima notizia riguarda Bologna, dove il sindaco dem Matteo Lepore, rispondendo a un articolo critico comparso qualche giorno fa sul Wall Street Journal, ha esposto il suo pensiero sul cosiddetto “overtourism”. Ovviamente la soluzione, per lui, è limitare gli affitti brevi.

Insomma impedire, o rendere molto complicato, a chi a un appartamento darlo in locazione ai turisti. «Il turismo» ha detto Lepore «è una bolla che va gestita con politiche nazionali che mancano da tempo». Gli affitti brevi per il primo cittadino solo l’esempio più lampante: «Da anni chiediamo una normativa nazionale che manca e si scarica tutto sui Comuni. Per affrontare il tema dell’overtourism bisogna innanzitutto aver voglia di mettersi contro delle lobby, perché ormai chi gestisce gli affitti brevi a livello nazionale fa parte di una categoria». «Questo» ha aggiunto, «però è un governo che vuole lisciare il pelo di tutti quanti, ma non si assume mai delle responsabilità e scarica quindi sui sindaci la gestione senza dar loro potere nuovo».

 

Quanto a Firenze, dopo che il Tar, il 10 luglio scorso, ha bocciato la delibera comunale dell’ottobre 2023, l’amministrazione locale, guidata ora da Sara Funaro, è tornata alla carica. Il 30 luglio scorso, il Consiglio comunale ha approvato una nuova delibera per limitare gli affitti brevi nel centro storico della città. Il Comune sostiene che la norma sia necessaria per ridurre lo spopolamento e migliorarne le condizioni di abilità per i residenti.