Nell'80esimo anniversario
Bolzano, criticano pure il francobollo per il filosofo Giovanni Gentile
Ci mancavano i crucchi a manifestare l’ossessione di moda, quella contro il fascismo. Ormai è una gara a chi la spara più grossa e per trovare traccia dell’ultima bisogna salire a sfogliare i quotidiani altoatesini. Già, perché da quelle parti, la Svp ha un dente avvelenato col padre della riforma della scuola, Giovanni Gentile, al quale imputano ancora la sua avversione al bilinguismo. E quindi caccia aperta al governo di Roma che ha osato emettere un francobollo dedicato alla memoria di un grande filosofo.
A insorgere, il governatore locale – le province autonome hanno i poteri delle regioni - Arno Kompatscher: «Siamo assolutamente contrari e siamo anche arrabbiati». Il francobollo commemorativo di Giovanni Gentile emesso da Poste Italiane nell’80° anniversario della scomparsa del filosofo idealista e Ministro della pubblica istruzione tra l’ottobre 1922 ed il giugno 1924 non gli va proprio giù. E non solo l’ordinaria polemica antifascista, ma appunto una rivendicazione locale. Fu quel ministro fascista a firmare «i decreti che hanno vietato l'uso di una lingua sul territorio, il che è uno strumento di oppressione proprio di una dittatura». «Dedicare un francobollo ad un uomo che ha fatto questo, non solo è sbagliato, è inaccettabile», ha detto ancora il presidente altoatesino, ricordando che i parlamentari della Svp hanno già chiesto una presa di posizione del governo. (...)