Latitante dopo l'ergastolo

Bozzoli, la Maserati Levante intercettata due volte dai carabinieri: i giorni della fuga

L'auto di Giacomo Bozzoli è stata intercettata dai carabinieri e ripresa dalle telecamere di Soiano del Lago il 22 giugno scorso, alle ore 17.47. E' quanto apprende l'agenzia Adnkronos da fonti investigative. Si tratta della sera prima della data in cui è stata indicata la partenza del 39enne, della sua compagna e del loro figlio. Due, nel dettaglio, gli avvistamenti: il 22 giugno alle 17.47 a Soiano del Lago, il 23 giugno alle 5.51 del mattino a Manerba, sempre nel Bresciano.

La Guardia Civil spagnola, l'Interpol, e la sezione catturandi della polizia sono sulle sue tracce dell'imprenditore, dichiarato ufficialmente latitante dopo la sentenza di condanna all'ergastolo emessa il 1° luglio dalla Corte di Cassazione per l'omicidio dello zio Mario Bozzoli: secondo le informazioni acquisite dalle forze di polizia si troverebbe in Spagna. Bozzoli, dopo aver ucciso lo zio ne fece sparire il corpo bruciandolo nell'altoforno dell'azienda metallurgica di famiglia a Marcheno.

 

 

 

Oggi pomeriggio, dopo l'avvistamento nella cittadina iberica di Marbella e la segnalazione della polizia, dove il documento di riconoscimento di Giacomo Bozzoli risultava essere stato registrato in un albergo, in Italia è rientrata la moglie con il figlio piccolo dell'imprenditore, di 9 anni. I due sono arrivati in provincia di Brescia a bordo di un treno direttamente dalla Spagna. Dalle prime indagini, Bozzoli si era allontanato prima dal suo domicilio e poi dal nostro Paese, 10 giorni prima che venisse emessa la sentenza della Suprema Corte.

Subito dopo che il dispositivo di condanna era diventato esecutivo, i carabinieri avevano già inserito la nota di rintraccio e il mandato d'arresto internazionale dopo la dichiarazione ufficiale della latitanza, nella banca dati dove sono inseriti i nominativi delle persone da ricercare. Rimane ancora da chiarire, il mistero della Maserati Levante il cui passaggio sarebbe stato registrato dal sistema di rilevamento targhe Targa System il 24 giugno a Garda. Le ricerche di Bozzoli continuano anche in altre nazioni, Italia compresa. Il fuggitivo sarebbe infatti in possesso del passaporto come documento d'espatrio. L'uomo durante tutti e tre i gradi di giudizio si è sempre dichiarato innocente.