Sulle sue tracce

Giacomo Bozzoli, la fuga dell'ergastolano in Spagna: "Ha dormito in un albergo"

L'ultima notte da uomo libero Giacomo Bozzoli l'ha trascorsa in Spagna assieme alla sua compagna e a suo figlio di appena otto anni. La sera del 30 giugno è stata infatti riscontrata una registrazione in un albergo spagnolo. I due adulti hanno dato alla reception i loro documenti e chi indaga è convinto che siano arrivati fin lì con la Maserati Levante di lui, anche se il passaggio dell’auto non è stato rilevato. L'uomo ha il passaporto scaduto quindi deve aver dato come documento la sua carta di identità poi trasmessa dall’albergo alle forze dell’ordine (com’è prassi) e inserita nei database delle polizie europee. Bozzoli è stato condannato all'ergastolo per aver ammazzato suo zio e aver distrutto il corpo buttandolo nella fornace della fonderia in cui lavorava, a Marcheno, nel Bresciano. Lui però, mentre i giudici leggevano il verdetto, era già scomparso da otto giorni.

Intanto la polizia di tutto il mondo è sulle tracce dell'ergastolano. Secondo quanto riportato dal Corriere, il padre di lei - il gallerista d'arte Daniele Colossi - avrebbe riferito ai carabinieri che la coppia sarebbe andata in Francia per "qualche giorno di vacanza". Ma così non è stato: l'intenzione dei due era giungere "nella penisola iberica", come rivelato da una fonte investigativa senza specificare esattamente dove. Un altro degli inquirenti giura invece che il luogo della registrazione in albergo "non è il Portogallo". Si va per esclusione: dovrebbe trattarsi quindi della Spagna. La traccia si ferma lì, a quel 30 giugno. Dal 1° luglio, cioè dal giorno della sentenza in poi, più niente. 

 

 

"Questa vicenda mi sta distruggendo. Mi auguro che si costituisca al più presto per il bene suo ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino. Nella vita ho sempre lavorato onestamente e rispettando la legge. Per questa ragione mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti perché credo che questa sia la cosa migliore per tutti. Spero che la vicenda si concluda il prima possibile", ha dichiarato Daniele Colossi.