Qui si chiude
Ultima generazione nel panico: basta soldi dagli Usa, arriva l'ultimo bonifico
Poveri ragazzi o ragazzi poveri? Pare che le casse di Ultima generazione siano rimaste al verde per colpa di quei maledetti americani che non vogliono più finanziarli. E ora come faranno? Chi la pagava la vernice da tirare addosso a Palazzo Vecchio? Chi cacciava denari per l’addestramento delle reclute che bloccavano il Grande raccordo anulare? Chi versava moneta per imbrattare qualunque cosa capitasse e tiro? Insomma, c’erano quelli che potremmo definire i mandanti delle azioni criminali che si sono susseguite in modo clamoroso. Atti di vandalismo di cui non si avvertiva affatto il bisogno. Tanto è vero che evidentemente non trovavano finanziatori in patria, se non in misura ridotta. Niente sghei, ormai, e loro sono preoccupatissimi. Gli eco-vandali non hanno più chi darà loro soldi. La pacchia è finita.
La bomba l’ha fatta esplodere l’agenzia di stampa Adn-kronos, che è andata a verificare che cosa sta succedendo da quelle parti. Ovviamente, senza nascondersi, non c’è sempre bisogno di stare sotto copertura per raccogliere notizie. E si è appreso che Ultima generazione sta nel mirino del C.e.f., che non è la sigla di un fantomatico comitato di energumeni fascisti, ma una piattaforma americana destinata alla raccolta di donazioni per azioni nonviolente di disobbedienza civile al fine di promuovere l’urgenza di interventi dei governi contro i cambiamenti climatici. Esattamente significa Climate Emergency Fund: questi signori hanno deciso che non serve più destinare quattrini al movimento italiano degli ecovandali, pardon, gli attivisti per il clima che fa più bello. In pratica, il Climate Emergency Fund è una piattaforma americana raccoglie ingenti finanziamenti e Ultima generazione risulta tra i beneficiari di queste donazioni, che sono indispensabili per organizzare l’attività e sostenere gli attivisti sotto processo. Infatti, il costo sempre più notevole è rappresentato dagli avvocati: gratis non ci lavora più nessuno, signora mia...
In sostanza il Cef vuole destinare la gran parte delle risorse raccolte per progetti da finanziare negli Stati uniti: di conseguenza, il taglio di questo finanziamento potrebbe comportare la scomparsa del movimento italiano per mancanza fondi. Ad essere agitati ormai sono rimasti i padrini del movimento, che ora magari si appelleranno – fa tanto chic – a personaggi come Bonelli e Fratoianni, sempre pronti ad accogliere quelli che se ne infischiano delle leggi vigenti (come insegna il caso Salis). Non ci sono elezioni da immunità alle porte, ma da qualche parte i soldi bisognerà spillarli per andare avanti.
RISCHIO CHIUSURA
Non appena hanno appreso la ferale notizia – la fonte è sempre l’Adn kronos – lacrime e pianti tra gli attivisti del movimento. Smarrimento generale, “sconcerto” e “preoccupazione” di fronte alla prospettiva (non remota) che l’organizzazione possa chiudere i battenti. Ma in generale nel Paese non ci sono grida scandalizzate per i rischi che adesso corre Ultima generazione. Le loro scorribande finiscono? E chi se ne importa pare dire il popolo che assiste. A dimostrarlo senza tema di smentita, i commenti che fioccano da parte di chi, soprattutto sui social, seguiva e disapprovava le loro bravate. Il che, se vogliamo, è anche normale per via dell’indignazione provocata a più riprese dalle loro loro gesta, non certo eroiche. Perché il dubbio che viene è se quel tipo di imprese – a cominciare dai monumenti ma non solo – fossero commissionate a pagamento: getterebbe una luce fosca su Ultima generazione se tutto rispondesse a verità. Con un bel ciaone avalori e principi declamati ad ogni piè sospinto. In pochi hanno perso i loro proclami nel tempo. Sembrava che le azioni “volontarie” degli attivisti di Ultima generazione fossero dettate dai rischi per il cambiamento climatico, e invece pare avessero alle spalle benefattori peggiori di loro. Chissà se le rivelazioni di ieri potranno essere prodotte nei processi che attendono gli ecovandali, che si sono distinti in troppe azioni vietate dalla legge. Magari si saprà così anche a chi mandare il conto di troppe bestialità commesse sotto gli occhi di tutti, con conseguenti rischi di emulazione. Intanto, si preoccupino di cambiare la loro denominazione: Ultimo bonifico sarà più realistico.