Alla parata del 2 giugno

Decima Mas, la protesta della Marina: cosa fanno cadere davanti all'Altare della Patria

Il divieto dell'urlo "Decima" durante la parata militare del 2 giugno non è stato gradito dagli incursori della Marina, che quindi hanno deciso di protestare a modo loro. La questione, di cui aveva parlato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, si è posta dopo lo spot elettorale del generale Roberto Vannacci, candidato alle europee con la Lega, che ha invitato gli elettori a votarlo con la X della Decima Mas. Oggi a tornare sull'argomento è il Messaggero, dove si legge: "I soldati hanno ubbidito ma poi hanno dato sfogo alla loro protesta, quella che il video documenta con chiarezza: dalle mani degli incursori che marciano cadono 10 rose rosse, proprio di fronte all’Altare della patria". 

 

I militari, insomma, anche se in silenzio, hanno comunque deciso di protestare. Spiegando anche il perché del gesto: "Quelle rose sono dedicate ai nostri caduti, un omaggio alle medaglie d’oro conquistate in tante missioni e battaglia. Il nostro grido non è politico e infatti si è sempre sentito, qualsiasi governo fosse al potere”. Lo stesso generale, parlando ai giornalisti della Stampa estera, è tornato sull’argomento: la Decima Mas era composta da militari che “hanno combattuto in modo coraggioso”. E ancora: "Io stesso vengo da reparti speciali e quando facciamo questi riferimenti facciamo sempre riferimento a questi valori. Non è stato l’intero gruppo a rivolgersi alla repubblica di Salò, ma il gruppo si è diviso in chi ha continuato a combattere con la repubblica di Salò e chi ha continuato a combattere con gli Alleati, così come è successo con tanti altri militari italiani”.