Rischio sanitario
Zecca gigante, scatta l'allarme: "Non c'è terapia", dove e quando può colpire
Dal Medio Oriente all'Italia. Nel nostro Paese è approdata l'Hyalomma marginatum, la zecca marginata originaria del Nord Africa. La scoperta è arrivata dai ricercatori del Museo civico di storia naturale di Trieste, che denunciano una "presenza abbastanza cospicua" di questa specie nelle zone del Carso triestino. Non è la prima volta ma questa volta pare trattarsi di un insediamento stabile. Le cause sono riconducibili all'innalzamento delle temperature, che ha permesso di creare ambienti favorevoli alla migrazione e alla permanenza. "Negli ultimi anni – spiegano gli studiosi – l'inquinamento climatico ha annullato le prolungate gelate invernali sul Carso e questo ha consentito l'insediamento della zecca marginata, le cui popolazioni sono state rinvenute soprattutto nella parte orientale della provincia di Trieste".
L'Hyalomma marginatum è una zecca più grande e quindi più facilmente individuabile rispetto a quella tipica dei boschi. La rimozione dell'animale è più semplice, ma risulta anche più aggressivo: non attende immobile l'occasione di agganciarsi alla sua preda, ma tende a spostarsi e a inseguire il suo obiettivo per poterlo attaccare. Il suo raggio di azione si espande anche a decine di metri. Non vive solo nell'erba alta, ma si trova a suo agio anche nelle zone più assolate, con pietra ed erba bassa.
Gli esperti sostengono che più la zecca rimanga attaccata, più può veicolare gravi zoonosi (ossia malattie causate da agenti trasmessi per via diretta o indiretta, dagli animali all'uomo). "L'infezione negli animali – sottolinea il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'Ecdc – è asintomatica, mentre nell'uomo è in grado di indurre una grave sindrome multisistemica associata a febbre, shock ed emorragia". L'Istituto superiore di sanità precisa che "la malattia nell'uomo è piuttosto grave e ha una elevata letalità, ma la sua incidenza è limitata". Quindi: "Non esiste una terapia per la guarigione".