Il delitto
Giada Zanola, svolta nelle indagini: "Video intimi", la chiave dell'omicidio
La vicenda della morte di Giada Zanola conosce un nuovo punto di svolta. Il compagno in stato di fermo con l'accusa di omicidio non ha risposto alle domande del Gip. L'arresto è stato convalidato nell'attesa di trovare conferme su alcuni lati dell'inchiesta che restano piuttosto oscuri. Ma in questa terribile storia di questa ragazza che sarebbe stata spinta nel vuoto su un cavalcavia della A4 c'è un buco enorme che va colmato dagli investigatori: non si trova il cellulare. Lo smartphone della vittima è sparito nel nulla e in quel telefonino potrebbe esserci la vera chiave di quanto accaduto nei minuti precedenti all'omicidio. Giada aveva intrapreso una nuova relazione con un collega di lavoro.
Aveva deciso di non nascondersi più e questo potrebbe essere uno dei fattori che avrebbe scatenato la furia omicida del compagno. Ma c'è di più. A quanto pare,m secondo quanto riporta ilCorriere, Giada avrebbe confidato sia al suo partner che ad alcune amiche il timore di essere ricattata per alcuni video intimi girati dal compagno. Un modo per incastrarla e tenerla in pugno. L'uomo infatti non digeriva l'ipotesi di una separazione e di fatto il contenuto della memoria del cellulare di Giada potrebbe rivelare dettagli determinanti. Anche il cellulare del compagno verrà passato al setaccio. È dietro quello che schermo che potrebbe esserci la chiave di questa follia che ha portato alla morte questa ragazza col sorriso sempre sulle labbra.