Stupore ma non solo

Papa Francesco, la clamorosa reazione dei vescovi alla "troppa frociaggine" nei seminari

"C'è già troppa frociaggine" nei seminari. Queste le parole pronunciate da Papa Francesco durante l'incontro a porte chiuse per l'assemblea generale dei vescovi italiani. La frase trapelata dopo l'ora e mezza di discussione fra Bergoglio e i presuli ha già generato profondo scandalo. Secondo quanto appreso dal Corriere della Sera, alcuni vescovi avrebbero confermato l'espressione usata dal Papa e avrebbero raccontato la reazione dei presenti. Più che imbarazzo, si è assistito a qualche risata incredula. Le fonti del quotidiano hanno ricordato che l'italiano non è la lingua madre del Pontefice e non è la prima volta che quest'ultimo usa a sproposito qualche termine. Pareva quindi evidente a chi era nella stanza che Papa Francesco non fosse consapevole di quanto risultasse offensiva quella parola nella nostra lingua.

Il tutto è accaduto durante la discussione sull'opportunità o meno di ammettere in seminario uomini omosessuali. La questione era stata affrontata ad Assisi lo scorso novembre quando i vescovi del nostro Paese avevano stilato un nuovo regolamento per l'ammissione dei seminaristi. Tale modifica è ancora al vaglio del dicastero vaticano per il Clero, ma i presuli hanno voluto affrontare direttamente la questione con Bergoglio.

La posizione del Papa è rimasta molto netta, schierandosi per il no all'apertura ai gay. A oggi infatti la linea ufficiale è quella prodotta dal dicastero del Clero nel 2005 e confermata nel 2016, proprio sotto il papato di Francesco: "La Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay".