Dopo la scossa di 4.4

Campi Flegrei, l'Ue: "Pronti a intervenire". Musumeci: "Consideriamo ogni evenienza"

"L'appello è a non farsi prendere dal panico", spiega il ministro della Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del vertice interministeriale presieduto dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla situazione ai Campi Flegrei.

L'area alle porte di Napoli sta vivendo da mesi un incubo fatto di scosse quotidiane legate al noto fenomeno del bradisismo, che però sembra aver avuto una drammatica accelerazione. L'ultima scossa, di magnitudo 4.4, è stata la più forte degli ultimi 40 anni. E in questo senso è per certi versi inquietante quanto ammesso da un portavoce della Commissione europea, secondo cui il Centro di Coordinamento della risposta alle emergenze (Ercc) dell'Ue "sta monitorando da vicino la situazione nell'area dei Campi Flegrei di Napoli" e "come sempre la Commissione è pronta a fornire assistenza in scenari di catastrofi naturali e in altri casi attraverso il Meccanismo di protezione civile dell'Ue, qualora uno Stato membro colpito richieda sostegno". Già il solo fatto che l'eventualità venga considerata in termini concreti, non può inquietare una delle zone più popolose d'Europa. 

 

 

 

"Chi ha scelto di vivere nell'area dei Campi Flegrei sapeva di vivere in un'area difficile che presenta rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite, serve una convivenza vigile col pericolo - le parole di Musumeci -. Se decidi di stare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile con una maggiore consapevolezza". "Sono tre i Comuni della zona rossa per il rischio bradisismo - ha ricordato poi il ministro -, sette quelli della zona rossa del rischio vulcanico". Nell'area, "vivono 80mila persone" per una "eccessiva antropizzazione che nel passato si sarebbe dovuta evitare", dice il ministro. È quindi "facile comprendere come questa eccessiva antropizzazione oggi crei problemi anche dal punto di vista del piano evacuazione, è una condizione di fronte alla quale stiamo lavorando con il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e con la Regione Campania per definire il piano di evacuazione". 

 

 

 

"Le scosse possono durare un mese, un anno, possono evolversi, possono estinguersi. La comunità scientifica non è nelle condizioni di intercettare l'evoluzione del fenomeno, quindi dobbiamo essere pronti a ogni evenienza - prosegue Musumeci -. Stiamo lavorando con la prefettura, con i comuni, la regione, per definire un piano di evacuazione che resta nel cassetto, ma in caso di necessità deve essere attuato".

 

 

 

"Abbiamo deciso di intervenire per mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche ricadenti su quell'area delimitata a rischio bradisismo. Iniziamo dalle scuole, di ogni ordine e grado. Abbiamo già concordato con la Regione e con enti locali una serie di interventi e iniziative, sono una 40 di scuole", sottolinea ancora il ministro in conferenza stampa: "Le stime saranno fatte nei prossimi giorni ma servono oltre 500 milioni di euro complessivamente", contando anche la messa in sicurezza delle opere private.