Denunciato

Fleximan, il retroscena: "Fate pure", cosa ha detto ai carabinieri

Serenella Bettin

’hanno sorpreso di notte mentre dormiva in un b&b. E quando i carabinieri gli si sono parati davanti, lui era da solo, non se l’aspettava, ha aperto la porta della camera e ha detto soltanto: «Fate pure». Perché l’ultimo colpo messo a segno gli è andato male. Lui, idolatrato nei social come il “giustiziere degli autovelox”, è stato ripreso dalle telecamere di video sorveglianza di Rosolina, in provincia di Rocigo, e ora quello che per tutti era “Fleximan” ha un nome e un volto. E pure una denuncia. Quarantadue anni, operaio metalmeccanico di professione, M.E. queste le sue iniziali - si è tradito proprio lì, a Rosolina, piccolo comune immerso nel Delta del Po, cinquanta chilometri a est di Rovigo.

Era il 3 gennaio scorso, intorno alle 21.30, quando l’uomo si avvicina al palo su cui è stato piazzato il rilevatore di velocità. Siamo lungo la statale 309, la famosa Romea, all’altezza del chilometro 71,760. Dalle immagini si vede un uomo incappucciato avvicinarsi all’autovelox, un taglio netto e il palo viene giù. Perché in tutti questi mesi il modus operandi è stato sempre quello: con un flessibile piazzato a quaranta centimetri da terra, intervento estremamente chirurgico, Fleximan segava i pali e lasciava intatti tutti i fili interni. Poi con la più assoluta nonchalance prendeva e se ne andava.

 


 

EPISODI ATTRIBUITI
Una precisione meticolosa e un’escalation della sua brama paladina e implacabile che hanno portato a contare anche cinque colpi in una settimana, messi a punto, per l’appunto, da quello che per il popolo era diventato ormai un “nobile vendicatore”. E però ora la corsa è finita: il nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Adria lo ha scovato ed è andato a prenderselo. Lui, classe 1982, nato a Padova, residente nella provincia rovigotta, «era solito dormire nei b&b», confida una fonte a Libero. L’uomo ha già dei precedenti penali per reati contro il patrimonio, e ora è indagato per “danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede” oltre che “interruzione di pubblico servizio”. Le indagini sono ancora in corso, ma a Fleximan, ora con un nome e un volto, sono attribuiti perlomeno cinque tagli di autovelox, tutti posti nella zona del Polesine, in provincia di Rovigo. Due a Bosaro il 19 maggio e il 19 luglio dell’anno scorso, a Corbola e a Taglio di Po il giorno della vigilia di Natale e infine a Rosolina, appunto come detto, quello in cui si è tradito. Da accertare se anche gli altri colpi siano da attribuire a lui o no.

Intanto, i carabinieri del nucleo radiomobile di Adria, con una minuziosa e chirurgica indagine, hanno eseguito accertamenti su “luoghi e varchi, investigazioni di natura tecnica, riscontri su tabulati e celle, perquisizione e sequestri”. Un lavoro durato mesi che alla fine ha portato all’identificazione del presunto responsabile. “Abbiamo abbastanza elementi per credere sia lui- ci confida una fonte - ma sono in corso ulteriori accertamenti”. Il soggetto non ha confessato. La sua casa è stata perquisita dalle forze dell’ordine e i militari dell’arma hanno sequestrato prove importanti per l’indagine. Le motivazioni ancora, del perché abbia agito così, non si sanno. In provincia di Rovigo, in tutto, sono otto gli atti vandalici registrati contro gli autovelox. Ma la sequela di avvenimenti si estende in tutta Italia, Veneto per l’appunto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria; e la serie di pali abbattuti comincia ad agosto scorso a Cadoneghe nel padovano. Qui la storia è un’altra: due velox vengono fatti saltar per aria con polvere da sparo ed esplosivo.

QUANTI EMULATORI
Da qui la spirale ha preso quota e Fleximan- comprensibilmente contestato dalle associazioni delle vittime della strada, di certo fuorilegge, ma che certo non è un terrorista addirittura riceveva indicazioni nei social su quali autovelox abbattere: «Consiglio a Fleximan una tappa scriveva una donna su Facebook- il velox sulla curva in Romea a 70 km orari, mi ha rifilato nove multe». Da qui poi ci furono le imitazioni, chi voleva emularlo, e anche le più svariate declinazioni. Iniziarono a comparire i Dossoman, coloro che toglievano i dossi; i Parkman, quelli che toglievano le colonnine dei parcheggi; i Cartman, gli abbattitori i cartelli. Ora Fleximan è stato trovato, e dovrà pagare per quello che ha fatto. Forse non ne è valsa la pena.