Sindacato Rai

Usigrai, compagni allo sbando: dopo lo sciopero il raduno con 4 gatti

Francesco Storace

Voce bassa, orecchie pure. Più miagolii che comizi al cosiddetto speaker’s corner sotto la sede Rai di viale Mazzini dove l’Usigrai – l’ex sindacato unitario dei giornalisti del servizio pubblico – ha radunato qualche decina di persone. Ognuna delle quali in rappresentanza di se stesso e dell’associazione guidata. Persino Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha dovuto partecipare al rito di quelli che quando scioperano lo fanno ormai in pochi e ieri si è capito perché.

Non ci sono più le grandi mobilitazioni di una volta, i raduni sono convocati per fare quattro chiacchiere sotto l’azienda, al punto che Usigrai ha fatto persino sapere che non darà indicazioni di voto per l’elezione del rappresentante dei dipendenti nel nuovo consiglio di amministrazione della Rai. Senza voti, si rischia una brutta figura.

Il sindacato rosso dei giornalisti Rai non si capacita della nascita di una nuova realtà sindacale, l’Unirai, che associa i non garantiti di troppi anni ormai trascorsi. E c’è invece da fare i conti anche con la nuova sigla. Qualche presenza ha incuriosito, le agenzie raccontano del redivivo Leoluca Orlando, anche lui contro il bavaglio che non c’è. Straparlando di fascismo, ovviamente. Tutti gli oratori, anche se pochini, hanno detto al microfono triste che ora c’è un disegno di controllo dell’informazione. Persino Landini, che deve essersi perso qualche puntata degli anni precedenti quando governavano i suoi compagni del Pd.

 

E che bello sapere che c’era pure Maura Cossutta, parlamentare negli anni belli del dominio rosso alla Rai. Pure lei, per la Casa internazionale delle donne, a ululare contro «questa destra, eversiva, razzista e sessista, sta avanzando contro uno dei capisaldi della società democratica, vale a dire l’informazione libera». 

C’era un caldo terribile, a viale Mazzini, e gli effetti si sono visti... Ovviamente, all’occupazione della Rai si sono mischiati «i manganelli contro gli studenti». Un miscuglio incredibile che rende bene l’idea sindacale dell’Usigrai...