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Terrorismo, Islam e marxisti minacce per l'Italia

Il terrorismo di matrice comunista è tornato. Al momento non ha i livelli di pericolosità che aveva ai tempi dei «formidabili» anni di piombo e non preoccupa quanto quello islamico, che resta il primo degli incubi degli investigatori. Ma intanto lo spettro della violenza rossa sta riprendendo consistenza, cosa che pochi credevano possibile, e ora è al secondo posto nell’agenda dell’anti-terrorismo. L’allarme viene da Diego Parente, direttore della Polizia di prevenzione e presidente del Comitato analisi strategica anti-terrorismo (Casa), una delle massime autorità sull’argomento.

Dunque la minaccia esogena, il terrorismo religioso di matrice jihadista, non è più la sola. «L’esperienza italiana, soprattutto sul terrorismo endogeno», spiega Parente, «ci insegna che anche fenomeni che credevamo di aver debellato e confinato nella Storia sono stati capaci di riproporsi in maniera violenta. Penso soprattutto a fenomeni legati al marxismo-leninismo, ed indubbiamente anche al fervore cui stiamo assistendo ultimamente nelle piazze», che induce «a stare particolarmente attenti».

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