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Ultima generazione, blitz e figuraccia: "Mai venduto armi ad Israele"

"Non abbiamo mai venduto proiettili all’esercito israeliano": a dirlo Stefano Fiocchi, presidente del Cda della Fiocchi Munizioni, che ha replicato così a Ultima generazione dopo che questa mattina gli attivisti hanno protestato davanti alla fabbrica di Lecco gettando vernice Rossa sul simbolo della società ed esponendo uno striscione con su scritto "Palestina Libera". 

"Noi ci siamo dal 1876 e certo non facciamo cioccolatini -ha detto Fiocchi all’Adnkronos - ma produciamo proiettili per il tiro, per la caccia e anche per le forze dell’ordine certo, ma nell’ambito della sicurezza. Le proteste alla vernice ormai sono all’ordine del giorno, ma stanno facendo grande confusione a protestare in questo modo. Non so dove siano andati a prendere l’informazione, di noi fornitori dell’esercito israeliano. Tra l’altro Israele per le munizioni ha una propria fabbrica. E se deve comprare, compra dagli Usa. Prendersela con noi non ha senso, dato che lavoriamo per il civile". 

I rapporti con Israele, ha proseguito il presidente, sono limitati "a un nostro distributore che ci rappresenta ma, ripeto, sempre per scopi civili, per i privati". Secondo Fiocchi, "ognuno ha e deve avere il diritto a manifestare le proprie idee perché parto dal principio che la libertà delle idee sia incontestabile, ma finisce quando tu ledi la mia libertà e se protesti facendo confusione. Se si confonde l’uso di una munizione e si generalizza, allora con questa premessa, bisognerebbe vietare tutti i coltelli ogni volta che uno lo usa per ammazzare un’altra persona perché i coltelli sono veicolo di morte. Noi agiamo nella piena legalità e con tutti i permessi necessari. Certo la nostra produzione può non piacere, ma c’è modo e modo di protestare"