Roma, minacce sul muro del Mase: "Fascio impara, la P38 spara"
Una nuova intimidazione contro il governo di centrodestra. Nel parcheggio del Mase, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica di via Cristoforo Colombo a Roma, nelle scorse ore è comparsa infatti una scritta sul muro: "Fascio impara la P38 spara", disegnata con vernice rossa e il classico simbolo della falce e del martello. Un rigurgito da anni di Piombo, una conferma della recrudescenza della violenza di piazza che negli ultimi mesi vede sempre più coinvolti i gruppi di estrema sinistra da un lato e le forze dell'ordine dall'altro.
Pensieri, parole d'ordine, gesti e simboli del decennio nero della democrazia italiana che tornano tristemente d'attualità. Cambiano gli obiettivi del momento, cambiano i "pretesti", ma nel mirino c'è sempre l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Fonti del ministero guidato dal forzista Gilberto Pichetto Fratin, anche autorevoli, esprimono grande preoccupazione. Il Mase aveva subito due incursioni un paio d’anni fa con lanci di vernice, oltre a un attacco hacker. Ora la cosa sembra più grave vista la "firma" politica, e le stesse fonti fanno notare come nella zona del Ministero manchi un servizio di sicurezza attivo h24.
Un'altra coincidenza che non può essere sottovalutata è il momento scelto per la minaccia-provocazione: siamo entrati nella settimana del 25 aprile, festa della Liberazione che potrebbe venire sfruttata dagli estremisti per saldare ogni fronte di dissidenza. C'è quella ambientale, ovviamente: nei mesi scorsi Ultima generazione ed Extinction Rebellion sono stati molto attivi nei loro variegati blitz contro opere d'arte e monumenti. Non è passata inosservata qualche giorno fa la manifestazione di piazza che ha visto gli eco-attivisti schierarsi senza se e senza ma a fianco dei pro-Palestina. Due componenti che si ritroveranno nelle manifestazioni di giovedì, insieme ai collettivi studenteschi, agli intellettuali che protesteranno contro la "censura in tv", l'Anpi, la sinistra classica. Il passo dalla celebrazione della vittoria sul Fascismo alla protesta (legittima e democratica) contro l'attuale governo sarà automatico. Si spera che non lo diventi anche quello dalla protesta pacifica alle dimostrazioni violente.