Il testo
Vaticano, Dignitas Infinita: "Gender, teoria pericolosissima. No ad aborto e suicidio assistito"
No alla teoria gender, no all'aborto, no alla maternità surrogata. È quanto è stato messo nero su bianco nel documento del Dicastero per la Dottrina della Fede "Dignitas infinita" presieduto dal cardinale Victor Fernandez con il via libera di Papa Francesco.
Resta dunque negativo il giudizio del Vaticano sul cambio di sesso, che "di norma, rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento" anche se "questo non significa escludere la possibilità che una persona affetta da anomalie dei genitali già evidenti alla nascita o che si sviluppino successivamente, possa scegliere di ricevere assistenza medica allo scopo di risolvere tali anomalie. In questo caso, l’intervento non configurerebbe un cambio di sesso nel senso qui inteso". Ferma condanna poi per altre pratiche come la maternità surrogata, il suicidio assistito e l’aborto.
Il documento è il frutto di cinque anni di lavoro e include il magistero papale dell’ultimo decennio: presenta, nel dettaglio, l’elenco di "alcune gravi violazioni della dignità umana: tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, l’eutanasia e lo stesso suicidio volontario"; ma anche "tutto ciò che viola l’integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche".
Teoria Gender - Il documento, dopo aver ribadito che nei confronti delle persone omosessuali va evitato "ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza", denunciando "come contrario alla dignità umana" il fatto che in alcuni luoghi persone "vengano incarcerate, torturate e perfino private del bene della vita unicamente per il proprio orientamento sessuale", ribadisce le critiche alla teoria del gender, "che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali". La Chiesa ricorda che la "vita umana, in tutte le sue componenti, fisiche e spirituali, è un dono di Dio, che va accolto con gratitudine e posto a servizio del bene. Voler disporre di sé, così come prescrive la teoria del gender... non significa altro che cedere all’antichissima tentazione dell’essere umano che si fa Dio". La teoria del gender "vuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri viventi: quella sessuale". Pertanto sono "da respingere tutti quei tentativi che oscurano il riferimento all’ineliminabile differenza sessuale fra uomo e donna".
Maternità surrogata - "La Chiesa, prende posizione contro la pratica della maternità surrogata, attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto. A questo proposito, le parole di papa Francesco sono di una chiarezza unica: ’la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio'. La pratica della maternità surrogata viola, innanzitutto, la dignità del bambino. Ogni bambino, infatti, dal momento del concepimento, della nascita e poi nella crescita come ragazzo o ragazza, diventando adulto, possiede infatti una dignità intangibile che si esprime chiaramente, benché in modo singolare e differenziato, in ogni fase della sua vita. Il bambino ha perciò il diritto, in virtù della sua inalienabile dignità, di avere un’origine pienamente umana e non artificialmente indotta, e di ricevere il dono di una vita che manifesti, nello stesso tempo, la dignità di chi dona e di chi riceve. Il riconoscimento della dignità della persona umana comporta, inoltre, anche quello della dignità dell’unione coniugale e della procreazione umana in tutte le loro dimensioni". "In questa direzione, - sottolinea il documento vaticano - il legittimo desiderio di avere un figlio non può essere trasformato in un 'diritto al figlio' che non rispetta la dignità del figlio stesso come destinatario del dono gratuito della vita. La pratica della maternità surrogata viola, nel medesimo tempo, la dignità della donna stessa che ad essa è costretta o decide liberamente di assoggettarvisi. Con tale pratica, la donna si distacca del figlio che cresce in lei e diventa un semplice mezzo asservito al guadagno o al desiderio arbitrario di altri. Questo contrasta in ogni modo con la dignità fondamentale di ogni essere umano e il suo diritto di venire sempre riconosciuto per se stesso e mai come strumento per altro".