A tenaglia
Chiara Ferragni, vertice tra pm e Finanza a Milano: la lista dei testimoni
Il cerchio si stringe attorno a Chiara Ferragni, ora indagata per truffa aggravata per il caso del pandoro Balocco. Mentre l'influencer fa i conti con i passi indietro di sponsor e partner, ecco che filtra la notizia di un nuovo incontro che si è tenuto oggi, mercoledì 10 gennaio, a Milano tra il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf, incaricati dell'indagine su Ferragni e Alessandra Balocco, ad e presidente dell'azienda piemontese che ha sfornato il dolce natalizio.
Mentre le procure di tutta Italia stanno trasmettendo a quella milanese i fascicoli a modello 45, ossia a carico di ignoti e senza titolo di reato, fascicoli aperti in seguito alle denunce presentate dal Codacons in diverse procure sia sul pandoro sia sulla vicenda delle uova di Pasqua, inquirenti e investigatori starebbero ragionando su chi, con molta probabilità già da metà della settimana prossima, convocare come testimone.
In queste ore, insomma, nella procura meneghina si starebbe stilando l'elenco dei manager delle società della influencer e dell'imprenditrice cuneese che hanno seguito passo a passo la nascita del progetto "Pink Christmas" fino alla firma del contratto, che risale al novembre 2021. Contratto in cui dietro un cachet pari a un milione per Chiara Ferragni, sarebbe stato prodotto un pandoro con la griffe dell'imprenditrice digitale e dalla stessa pubblicizzato sui vari canali social associando la vendita a una iniziativa solidale a sostegno dell'ospedale Regina Margherita di Torino e dei bimbi lì ricoverati e curati.
Proprio per ricostruire la genesi di questa iniziativa e per appurare se sia stata commessa la truffa ipotizzata dal pm, sarà fondamentale sentire le parti in causa, insomma chi si è occupato del progetto. I nomi dei papabili testimoni emergerebbero già dalle e-mail che si sono scambiati i rispettivi staff dal settembre precedente. Intanto Ferragni, che si dice "serena", è determinata a dimostrare di aver agito in buona fede. Da lunedì, quando è piovuta la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, è in contatto costante con i suoi legali, Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone. E ancora, al fianco di Chiara Ferragni, in ogni istante, ci sarebbe la madre, Marina Di Guardo, che da quanto è esploso lo scandalo la sta seguendo in ogni circostanza e situazione.A03