Situazione critica
Santa Maria Capua Vetere, rivolta in carcere: "Agenti in ostaggio e gravi disordini"
Rivolta in corso al carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. "Gravissimi disordini, con detenuti che avrebbero asserragliato alcune sezioni detentive dopo averle vandalizzate e, sembrerebbe, aver temporaneamente trattenuto un paio di operatori del Corpo di polizia penitenziaria, sarebbero in corso presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, già teatro in passato di gravissime vicende di cronaca - ha denunciato Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria -. I disordini, stando alle ancora disarticolate notizie che pervengono, sarebbero da qualificare come vera e propria rivolta e interesserebbero l’intero reparto Volturno con circa 250 detenuti presenti".
"Nostro malgrado, la situazione nelle carceri del Paese continua a essere esplosiva e si sta puntualmente verificando quanto avevamo ampiamente previsto e ripetutamente denunciato, con disordini collettivi che minano alle fondamenta, oltre che l’ordine e la sicurezza penitenziaria, lo stesso senso dell’istituzione carceraria e della finalità della pena secondo le prescrizioni dell’articolo 27 della Carta", ha proseguito De Fazio. Che poi ha segnalato l'intervento della "Polizia penitenziaria per ripristinare l’ordine, anche con unità libere dal servizio e appositamente richiamate, e sul posto starebbero accorrendo varie autorità".
"È da tempo che denunciamo come sindacato che a Santa Maria Capua Vetere c'è una carenza di agenti di 70 unità. Dopo i fatti del 2020 niente è cambiato - così in una nota il presidente e il segretario regionale dell'Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio -. Sono rimasti i problemi di sovraffollamento, di carenza di organico e strutturali. Bisogna inasprire le pene e togliere i benefici di legge previsti dall'ordinamento penitenziario per i detenuti che si rendono protagonisti di aggressioni e rivolte". E infine: "Chiediamo anche l'intervento del Gruppo Operativo Mobile (GOM) per il supporto al personale di polizia penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere a cui il sindacato esprime solidarietà".
La rivolta, in ogni caso, sembra essere rientrata. "Apprendiamo che, grazie alla professionalità e all’inventiva del Reparto del Corpo di polizia penitenziaria e al tempestivo intervento del magistrato di sorveglianza, sono rientrati, dopo alcune ore, i gravissimi disordini di oggi pomeriggio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere”: a riferirlo sempre De Fazio. Che ha aggiunto: "Per fortuna, stando alle notizie al momento di nostra conoscenza, non si sarebbero registrati gravi danni alle persone, mentre vi sarebbero intere sezioni detentive devastate tanto da esserne in dubbio la stessa abitabilità". Pare che all'origine dei disordini ci fosse un motivo ben preciso: "La protesta dei detenuti pare sia originata dalla mancata concessione, a uno di loro, di un permesso per la partecipazione al funerale di un congiunto vittima di omicidio nel casertano”.