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Ultima Generazione, blitz a Santa Cecilia? L'orchestra li ignora

Ultima Generazione colpisce ancora. Alcuni eco-attivisti hanno inscenato una protesta a Santa Cecilia, Roma. È accaduto nella serata di giovedì 21 dicembre durante l'esecuzione del Messia di Handel diretto da John Nelson. Mentre uno di loro riprendeva la scena, tre giovani sono saliti sul palco e si sono seduti accanto al podio del direttore e ai cantanti. Una trovata che non ha messo a repentaglio l'esecuzione, che è andata avanti ugualmente mentre interveniva il personale della sala per allontanare gli attivisti. I manifestanti indossavano magliette con scritte diverse. Tra queste: "Le note della catastrofe", "Lo spettacolo non può continuare", "Fondo riparazione ora". Incatenati con delle fascette sull'appoggio del direttore d'orchestra, gli attivisti sono stata accanto ai coristi che hanno continuato a cantare e i musicisti hanno continuato a suonare fino alla fine dell'atto. Dal pubblico fischi e polemica contro gli attivisti. Ma poi qualcuno ha anche applaudito. L'orchestra è infine uscita.

E c'è stato anche un momento in cui una delle attiviste, mentre veniva portata via, si è fermata davanti alle porte dell'orchestra sul palco e si è messa a piangere, così una signora del pubblico si è avvicinata a lei per confortarla. Sul profilo instagram di Ultima Generazione sono subito apparse alcune foto con i giovani seduti durante il concerto, accompagnate dalle motivazioni del gesto. Mostrando di conoscere il 'Messiah', si legge che "Haendel cinque minuti prima dell''Allelujah', usa un'aria di basso con questo testo: 'Why do the Nations so furiously rage togheter and why do the People imagine a vain thing?'. La consideriamo - scrivono gli attivisti - un invito a intervenire per la pace e la serenità dei popoli, affinché l'alleluia di fine secondo atto sia davvero un messaggio di gioia per tutto ilo mondo".

 

 

E ancora: "Abbiamo interrotto questo concerto per chiedervi di fermarvi e osservare veramente. Dobbiamo tutti riflettere sull'assurdità di continuare la propria quotidianità di fronte a guerre, diseguaglianze e disastri causati dall'emergenza eco-climatica. Chiediamo al pubblico di prendere coraggio e guardare l'emergenza attuale. Di prenderci delle responsabilità tutti insieme contro l'ennesimo governo indifferente ai problemi della popolazione".