A processo
Ultima Generazione, raid al Senato? Alla sbarra rischiano 5 anni
Ogni azione ha una conseguenza. E in questo caso la conseguenza è un danno da quasi 40 mila euro. Tanto è costata l’operazione di ripristino e pulizia della facciata del Senato dopo che, il 2 gennaio dello scorso anno, alcuni giovani appartenenti a Ultima Generazione, avevano lanciato della vernice lavabile a Palazzo Madama.
Il particolare è stato reso noto dall’Avvocatura dello Stato che ha depositato degli atti e documenti all’attenzione del giudice monocratico di Roma nell’ambito del processo in cui sono imputati due ragazzi e una giovane, poco più che ventenni. L’accusa contesta il reato di danneggiamento aggravato.
L’imputazione potrebbe portare a una condanna fino a 5 anni. Il Senato, il ministero della Cultura e il Comune di Roma sono costituiti parte civile. Oggi è stata sentita una consulente della difesa. "Quella utilizzata era una vernice a base d’acqua e non avrebbe potuto compiere alcun danno permanente. Poteva essere rimossa anche dalla pioggia", ha illustrato l’esperta. Peccato però che si è comunque dovuto procedere alla pulizia di Palazzo Madama.
Per gli attivisti di Ultima Generazione le cose si complicheranno. Il pacchetto sicurezza del governo, che ha ottenuto il via libera a Palazzo Chigi, interviene anche sul fronte dei blocchi stradali. La norma attualmente in vigore punisce con una sanzione amministrativa chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo. Il provvedimento approvato stabilisce che questa fattispecie diventi reato nel momento in cui risulti particolarmente offensiva e allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata preventivamente. Come per esempio le proteste inscenate dagli eco-attivisti di Ultima Generazione, che negli ultimi mesi hanno più volte bloccato la circolazione su strade e tangenziali, appunto.