Il giallo di Venezia
Giulia sparita, la vita segreta del fidanzato Filippo
Gli investigatori l’hanno ripetuto diverse volte in questi giorni: “Noi contiamo di trovarli vivi”. Ma la speranza, intanto che passano le ore, si sta trasformando in angoscia.
A distanza di undici giorni nessuno sa dove sono Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati spariti nel nulla domenica scorsa, ma pochi secondi di un video ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento "Dior" di Fossò (Venezia) - si vede Filippo mentre aggredisce a mani nude Giulia e poi la carica, sanguinante, nella sua auto - stanno alimentando il più atroce dei sospetti. "Filippo, facci sentire almeno la sua voce", è stato l'accorato appello di Gino Cecchettin, dopo aver visto la scena. "Sappiamo perdonare, Filippo riporta Giulia a casa", ha invocato zio.
Da parte loro anche i genitori di Filippo - "consapevoli che potrebbe averla uccisa", ha detto l'avvocato - sembrano scoprire un Filippo diverso da quello che conoscevano: un ragazzo perbene, non un violento. La stessa immagine che si erano fatti di lui i familiari di Giulia che raccontano di non aver mai percepito il ragazzo come una minaccia ma, allo stesso tempo, di conoscerlo poco, a causa della sua grande timidezza. Solo la sorella di Giulia, Elena, ha detto di essere preoccupata per la sorella riguardo alla relazione con Filippo: “Lui le stava molto addosso, la controllava”, ha dichiarato spiegando che aveva l’impressione che lui fosse geloso, a tratti possessivo, e che Giulia fosse soggetta a continui ricatti emotivi, perché il ragazzo si lamentava spesso della sua tristezza, quando lei non era in sua compagnia, e del fatto che fosse rimasto solo dopo l’interruzione della relazione tra i due.
Filippo e Giulia erano coetanei e avevano condiviso un anno e mezzo delle loro vite, fino a quando lei non aveva deciso di interrompere la relazione, ad agosto. Decisione che, a quanto pare, lui non aveva mai completamente digerito, nonostante la ragazza avesse comunque voluto rimanere sua amica e aiutarlo nella preparazione degli esami, trascorrendo così altro tempo con lui. I due ventiduenni appena, si erano conosciuti proprio nelle aule dell'Università di Padova erano entrambi studenti di Ingegneria. Proprio la laurea della ragazza sembrerebbe essere un elemento chiave della vicenda: Filippo, infatti, temeva forse un definitivo allontanamento di Giulia, dal momento che non avrebbero più condiviso gli studi. “Filippo non era contento che lei si laureasse, temeva che si potesse allontanare", ha rivelato la zia di Giulia. "Abbiamo sempre incoraggiato Giulia a non vedere più Filippo, era troppo geloso", ha aggiunto il cugino Giovanni Passarotto. "Scenate di gelosia ce ne sono state, più e più volte", ha raccontato il ragazzo alla stampa. "Una volta ad esempio stavano andando in posta insieme. Filippo era con Giulia e con alcune amiche di lei. Quando hanno parcheggiato, è sceso dalla macchina e le ha chiesto di entrare nell'ufficio postale con lui. Lei gli ha pacificamente detto che lo avrebbe aspettato fuori con le amiche e a quel punto lui è esploso in una scenata" ha rivelato Passarotto. E poi c'è la fine della loro relazione. La ragazza, infatti, aveva lasciato Turetta un mese dopo la morte di sua madre.
"In quel periodo, Giulia chiedeva a tutti di starle vicino", ha spiegato il cugino. "Se non lo ha fatto con Filippo, un motivo c'è".
Può essere questo il movente di un gesto estremo come l'omicidio? Dice di no, il padre di Filippo sostenendo che il figlio “non avrebbe mai fatto del male a Giulia”. Chiedeva, qualche giorno fa, di “non dipingerlo come un mostro”. Poi ieri in casa sono arrivati i carabinieri per raccogliere i supporti informatici dello studente. Tentato omicidio, è l’ipotesi momentanea della procura di Venezia dopo aver visionato il filmato in cui il giovane colpisce l’ex fidanzata. Gli ex compagni di squadra di volley con i quali Filippo condivideva campo e spogliatoio, rivela il Gazzettino, lo hanno già paragonato a dottor Jekyll e mister Hyde.
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