Follia

Eco-attivisti all'assalto della Ryder Cup: scatta il blitz, per loro finisce male

Solo ieri alcuni attivisti ambientalisti hanno bloccato il traffico a Roma provocando l'ira degli automobilisti. Sono volate parole grosse e insulti da parte di chi, infericito, si è trovato bloccato in strada mentre ritardava a lavoro. E oggi, a quanto pare, gli eco-attivisti avrebbero voluto colpire e disturbare lo svolgimento del programma della Ryder Cup, il più prestigioso torneo di Golf che si disputa quest'anno in Italia. Si tratta di una competizione che per storia, volume di affari è seconda solo alla coppa del mondo di calcio. Quale miglior palcoscenico se non quello della Ryder Cup per improvvisare una protesta davanti alle telecamere e ai flash dei fotografi? Ma qualcosa è andata nel verso storto. Infatti i servizi capillari messi in atto dalla Questura di Roma, per garantire il corretto svolgimento della Ryder Cup hanno consentito agli agenti della Digos di intercettare, nei pressi del Marco Simone Golf & Country Club, 9 attivisti ambientalisti. A quanto pare il piano era molto chiaro.

Raggiungere il green dove si svolge la manifestazione e lì interrompere la competizione per mostrare alcuni striscioni. E gli investigatori all'interno degli zaini degli attivisti hanno trovato delle cartine con le immagini del complesso sportivo Marco Simone, con evidenziati alcuni punti verosimilmente indicati per accedere all’interno dell’impianto, cercando di eludere la rigida sorveglianza. Inoltre sono stati rinvenuti degli striscioni riportanti frasi di contestazione a questo sport.

 

 

 

Sono in corso ulteriori, approfonditi, accertamenti in raccordo con l’autorita giudiziaria. Insomma, questa volta il blitz è fallito e di fatto per i "gretini" è finita malissimo dato che il loro show è stato interrotto sul nascere. Di certo, dal loro punto di vista, hanno perso una grande occasione. Gli occhi del mondo sono puntati sulla Ryder Cup, un gesto di prtesta avrebbe avuto parecchia visibilità. Ma i controlli hanno evitato che gli eco-attivisti interrompessero lo spettacolo (sacro) dello sport.