Il delitto di Senago
Giulia, l'ultimo orrore: arriva l'avatar che racconta la sua morte
Ci mancava Giulia Tramontano trasformata in un avatar, che racconta in prima persona la propria morte. E dire che ancora deve essere ispezionata e sepolta. Una spettacolarizzazione del dolore di pessimo gusto, hanno contestato in molti sul web. La vittima dell’omicidio di Senago “tornata in vita” in versione ‘robotica su TikTok, ha comunque scatenato non poche polemiche. «Sono Giulia Tramontano, mio marito mi ha dato fuoco e vorrei raccontarvi la mia storia», esordisce la ragazza riprodotta con una fisionomia che scimmiotta quella reale, grandi occhi chiari e capelli lunghi biondi. «Ero una donna di 29 anni incinta di sette mesi, piena di speranze e sogni per il futuro, ma tutto è cambiato in un attimo», continua.
Poi scende nei dettagli, sempre più horror, che trovano quasi un milione e mezzo di visualizzazioni e oltre centomila like. A confezionare la clip è un profilo che ormai da tempo riporta in vita i morti. Ma non è finita qui. Se Giulia robot è l’apice, nuove vette vengono raggiunte da un altro tipo di contenuti fiction. Parliamo di brevi video che, romanzando il reale, costruiscono una mini sceneggiatura sui due protagonisti. In uno di questi, Alessandro chiede perdono a Giulia: «Scusa Giulia per aver tradito te e il piccolo Thiago e per aver messo incinta un’altra ragazza», dice attraverso un virgolettato completamente inventato. E lei risponde in sintesi: «È tardi per il perdono». Un’invenzione quanto meno di dubbio gusto.
Poi c’è la storia reale, l’orrore vero, il castello di bugie di un ‘manipolatore narcisista’ che gli inquirenti cercano ora dopo ora di smontare. Adesso contro Alessandro Impagnatiello spunta anche un video.
Le telecamere lo riprendono davanti a casa sua mentre ripulisce le tracce di sangue sulla rampa di scale che porta al box della palazzina di Senago (Milano) dove ha ucciso la compagna incinta Giulia Tramontano. Le immagini, che sono state diffuse integralmente ieri sera da Telelombardia, risalgono al 30 maggio, un giorno prima del ritrovamento del corpo. Il filmato è delle 15.27 e mostra il killer che apre la porta dell’appartamento e, cercando di non farsi notare, sgattaiola coperto dalla muratura del ballatoio fino alla rampa di scale al piano terra che porta ai box. Ed è in quel momento che si vede in modo chiaro il 30enne che prima pulisce le macchie di sangue con una spugna gialla e poi, con uno spazzolone e una bacinella blu, scende nei garage.
Queste immagini che si aggiungono a quelle delle telecamere che hanno ripreso il killer poco dopo l’omicidio, quando avrebbe tentato di disfarsi del cadavere e delle prove. Impagnatiello è stato infatti beccato al mattino con guanti e lenzuola in mano, probabilmente utilizzati per sbarazzarsi del corpo. Nella casa del 30enne, così come in auto, sono state, inoltre, trovate diverse tracce di sangue.
Non solo in cucina, in soggiorno e negli altri locali, ma anche sulle scale che conducono al garage collegato direttamente con la cantina. C’era sangue anche in un carrellino acquistato al barman poco prima del delitto e segnalato da un vicino ai carabinieri. Gli inquirenti non hanno ancora abbandonato la pista di eventuali complici e stanno passando ai raggi X i movimenti degli amici e della madre dell’assassino. Intanto ieri sono arrivati i primi esiti delle analisi delle macchie di sangue trovate sulle pareti dell'abitazione di Sena go. Una ricostruzione che smentirebbe, ancora una volta, il castello di bugie del 30enne.
Nell’ultima delle tante versioni davanti al gip, aveva detto che la compagna si era ferita accidentalmente e che, solo dopo, lui l’aveva accoltellata al collo. Invece il suo sarebbe stato praticamente un agguato alla compagna, un’aggressione a freddo. Un taglio lungo all’altezza della gola recisa, con Impagnatiello che si sarebbe trovato alle spalle di Giulia. Sarà comunque l’autopsia, prevista per oggi, a chiarire l’esatta dinamica di questo efferato omicidio. Oltre all’ora esatta del decesso e al numero preciso dei fendenti con cui è stata uccisa Giulia, si chiarirà se vi è stata distruzione di cadavere nel momento in cui Impagnatiello ha tentato di bruciarla con alcol e benzina